Destruction - Bestial Invasion Of Hell (Reissue)

Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:36 min.
Etichetta:High Roller Reords

Tracklist

  1. MAD BUTCHER
  2. TOTAL DESASTER
  3. ANTICHRIST
  4. FRONT BEAST
  5. SATAN'S VENGEANCE
  6. TORMENTOR
  7. DEATH TRAP (REHEARSAL)
  8. INVICIBLE FORCE (REHEARSAL)
  9. TOTAL DESASTER (REHEARSAL)
  10. ANTICHRIST (REHEARSAL)

Line up

  • Schmier: bass, vocals
  • Mike Sifringer: guitars
  • Tommy Sandmann: drums

Voto medio utenti

Altra reissue di un gioiello grezzo del Thrash ad opera della High Roller Records, stavolta parliamo del primo demo dei thrasher Destruction uscito nel 1984, “Bestial Invasion Of Hell”. Anno nel quale il genere stava già facendo uscire debutti, e alcuni secondi dischi, di band che sarebbero diventate poi veri e propri capostipiti del genere. Parlo ovviamente dei Metallica, ai tempi da poco usciti con “Ride The Lightning”, o altri al debut album come Anthrax, Dark Angel, e Voidov, o ancora i Sodom con l’EP “In The Sign Of Evil”.

I Destruction in questo campo non furono assolutamente da meno. Nonostante il loro primo full lenght “Infernal Overkill” risalga all’anno seguente, il 1985, la band capitanata da Schmier aveva già le idee chiarissime sulla proposta da proporre al pubblico. In “Bestial Invasion From Hell” è presente solo del Thrash che più puro non si può, scevro da cambi di tempo, introduzioni ed orpelli vari. Nell’ascolto delle varie “Mad Butcher”, “Antichrist”, e “Satan’s Vengeance”, con riff che non fanno prigionieri, si può sentire chiaramente l’influenza dei primissimi Venom, i quali non hanno ispirato solo i Destruction, ma moltissime band che verranno negli anni a seguire nel Thrash. Fortissimi i richiami anche ai Sodom di “Witching Metal”, uscito l’anno precedente, ma i Destruction riescono comunque a dare una prima e ottima impressione del sound che poi si evolverà nei successivi capolavori che conosciamo. Lo stile vocale di Schmier, molto grezzo e quasi “mangiaparole”, come James Hetfield in “Kill Em’ All”, contribuisce a dare al demo quel senso di rabbia giovanile e attitudine che dovrebbe essere sempre una componente fondamentale nel Thrash, a mio parere.

L’ascolto però non termina semplicemente con i pezzi originariamente presenti nel demo, visto che sono presenti anche quattro rehersal di tre pezzi da “Infernal Overkill” rispettivamente “Invincible Force”, “Deah Trap”, e “Antichrist”, che faranno sicuramente contenti tutti gli amanti delle sonorità Thrash più primitive e rozze, e “Total Desaster”, presente nell’EP “Sentence Of Death”.

Questa reissue perciò, richiama a sé tutti coloro che fanno delle origini del Thrash il loro stile di vita, o che magari sono curiosi di conoscere le radici e i primi passi di una band che è un emblema del genere, e che seppur negli anni si sia stabilizzata su un po’ (anzi parecchia) monotonia, ha avuto un’influenza non da poco.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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