Spagna: tutto sole, flamenco e corrida? A quanto pare no, almeno stando al messaggio che vogliono mandare i
Nuclear Revenge, un agguerrito combo proveniente da Vitoria-Gasteiz, regione Basca, che con il loro black/thrash metal cercano di portare un po’ di oscurità sulla ridente e caciarona penisola iberica.
Ispirati palesemente dai primissimi Possessed, Vulcano e Kreator, senza tralasciare qualche influenza più recente come i tedeschi Nocturnal, ci propongono il loro secondo full length “
Dawn of the primitive age”, licenziato a Marzo 2021 dalla
Headsplit Records in cassetta e poi ristampato in CD dalla
Awekening Records e successivamente in vinile dalla
Helldprod Records.
A questo punto la domanda è lecita: ci troviamo di nuovo davanti all’ennesimo gruppo clone? Assolutamente no. Per quanto le influenze di cui ho parlato escano fuori abbastanza spesso, e per quanto, ovviamente, questo sia un disco assolutamente di nicchia, riservato solo a chi accetta l’approccio retrò che hanno i nostri, i
Nuclear Revenge riescono a riplasmare la materia in maniera interessante, proponendo diversi ottimi spunti che rendono l’album più che sufficiente.
Chiaramente la base di partenza è il thrash metal più grezzo e oltranzista, ma a questo il gruppo aggiunge delle sferzate blackose e dal piglio sinistro che rendono le composizioni più oscure e maligne e assolutamente in tema con la copertina dalle tinte dichiaratamente old school, come nel caso di “
March of the undead”, della conclusiva “
…from the crypt” o della titletrack. Ma c’è spazio anche per un brano più ragionato e, a tratti, d’atmosfera come “
Eyes of revelation”, dove la band dimostra di non essere solo pestona ma di saper ordire trame cupe e putride con una certa intelligenza.
Insomma, “
Dawn of the primitive age” non sarà certamente un capolavoro assoluto, e difficilmente entrerà negli annali del genere, ma se vi piace di tanto in tanto ascoltare gruppi nuovi e di livello e soprattutto se amate le sonorità descritte finora, potete senza dubbio dargli una chance, i ragazzi meritano…
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