Sono tornati i
Rhapsody of Fire. Col botto? Mmm...
"
I'll Be Your Hero" è un EP che tira la volata al prossimo album della band, il secondo della nuova era, dopo "
The Eighth Mountain" di un paio di anni fa. Atteso infatti tra pochi mesi, il nuovo "
Glory for Salvation" porterà avanti la nuova saga della band, e la nuova line-up, che (miracolo) risulta confermata in questo nuovo EP.
Adesso, la sostanza:
1) La title-track è la versione edit di un brano che sarà appunto nel nuovo album, e cominciamo con i dolori. La canzone, sin dal primo ascolto, risulta eccessivamente sbilanciata sulle vocals, quasi a voler costruire sulle spalle di
Giacomo Voli tutto il nuovo corso della band. Cori molto Queen-eschi sin dall'inizio, un ritornello fin troppo 'pop' e, nel finale, quella continua ricerca dell'acuto fine a se stesso che francamente ha un po' stufato, visto che chi vi scrive la considera assolutamente non funzionale né al genere né al brano in questione, non in queste dosi massicce, comunque. Dall'altra parte, dei suoni di tastiera fin troppo invadenti di
Alex Staropoli, che in un colpo solo sotterra la quota epica della band e trasforma i RoF in una specie di
Royal Hunt con la doppia cassa, o un clone degli Edguy... Tutto mi sarei aspettato, ma non un cambio di registro così drastico nell'arrangiamento, e non dico che ci debbano necessariamente essere 80 elementi di orchestra, che ovviamente hanno un costo e problemi logistici non indifferenti, soprattutto oggi, ma, all'ennesimo ascolto, il brano risulta davvero troppo ruffiano, poco convincente.
2) Il secondo brano in tracklist è una nuova versione di "
Where Dragons Fly", brano che era uscito solo nel singolo di "
Emerald Sword"; un pezzo molto folk, che si rifà tantissimo alla inarrivabile "
Forest of Unicorns" nell'incedere, e che suona come un buon intermezzo... Ma è un intermezzo a poco altro, visto che
3) e 4) seguono due brani live, tratti dall'ultimo album, e ben
5) 6) 7) 8) QUATTRO versioni differenti del lentone "
The Wind, The Rain and the Moon", cantati in quattro lingue diverse. E questo è tutto.
Quindi, ad onor del vero: un solo brano nuovo, di cui vi ho parlato; una nuova versione di un brano vecchio, carina; due pezzi live e quattro versioni differenti della stessa (e abbastanza trascurabile) song... Che vi devo dire? Sarà che mi hanno abituato molto ma molto bene, ma dai Rhapsody mi aspetto molto ma molto di più.
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?