Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:45 min.
Etichetta:Andromeda Relix
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. NIGHT MUSIC
  2. DESERT SOUL
  3. FAREWELL
  4. MUSIC
  5. LIFE
  6. SILLY SALLY
  7. OUR SONG
  8. SNAKES & LADDERS
  9. THE FIRST WINTER'S SUMMER DAY
  10. SIMPLE MAN
  11. DIAMOND LIGHTS (BONUS TRACK)

Line up

  • Jacopo Meille: vocals
  • Lorenzo Tanini: guitars, bass
  • Matteo Panichi: drums

Voto medio utenti

Prendete tre musicisti eccellenti, perdutamente innamorati dell’hard dei seventies, del blues e del southern, immaginate che talvolta si lascino sedurre dalla “prestanza” dell’heavy metal anni ottanta per poi, come talvolta accade nella “vita reale”, tornare tra le confortevoli braccia del loro “primo amore” (musicale). Aggiungete un’etichetta discografica intelligente, attenta nelle sue realizzazioni, da sempre rivolta (anche in tempi non sospetti) ad un certo orientamento “classico” nelle sue scelte produttive, incurante delle leggi imposte dal mercato.
Ora metteteli insieme e lasciateli dare libero sfogo alle loro passioni, facendo fruttare l’esperienza che li contraddistingue e comprimendo il risultato in un pezzo lucente di plastica ed alluminio.
Otterrete questo “Beyond the sky“, prima prova sulla lunga distanza dei Fools’ Moon, licenziato dall’Andromeda Relix.
I protagonisti diretti Jacopo Meille (Mantra, Tygers Of Pan Tang), Lorenzo Tanini (London Underground, Standarte, Charisma) e Matteo Panichi (Charisma), sostenuti dai tutori “dietro le quinte” Gianni Della Cioppa e Massimo Bettinazzi, ci offrono un dischetto che filtra attraverso la lente di un’illuminata sensibilità artistica e di una genuina propensione stilistica, fulgidi riflessi di modelli dal valore inestimabile quali Free, Bad Company, Trapeze, Led Zeppelin, Lynyrd Skynyrd, primi Whitesnake e finanche Diamond Head (e non solo per l’esplicito omaggio di “Diamond lights”) e ci riconsegna in forma rivitalizzata e priva d’autocompiacimento, un rigoglioso esempio di hard rock rinvigorito con sporadiche memorie metalliche, dal carattere atemporale.
Ascoltate l’energia sinuosa di “Night music”, “Snakes & ladders” e “The first winter’s summer day”, il feeling vellutato che trasuda da “Desert soul”, l’atmosfera “on the road” di “Farewell” o ancora le iniezioni funk di “Music” e ditemi se è così facile trovare in giro molte altre bands capaci di mettere in campo un’ispirazione così naturale e competente.
Godetevi senza fretta la bellezza di “Life”, con il suo delicato pathos orchestrale che trova sfogo nel crescendo Plantiano di Meille, il temperamento focoso di stampo sudista di “Silly Sally”, le scosse sincopate di “Our song” oppure lasciatevi avvolgere dalla soffusa ballata “Simple man” e Vi “stupirete” di quanto questa musica dalle intenzioni non troppo “rivoluzionarie” sappia ancora come toccare le corde dell’emozione e stimolare la produzione dell’adrenalina.
Un albo da acquistare, custodire gelosamente e a cui affidarsi senza remore per comprendere a fondo come si possa davvero “imparare l’arte” dai migliori e in qualche modo renderla una cosa propria.
Un’idea: cosa ne dite di un bel tour in compagnia dei Vostri label mates Bullfrog? Si tratterebbe di una bella rassegna d’attitudine, alla quale ritengo sarebbe molto gratificante poter assistere.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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