La pubblicazione di un EP è sempre un buon modo di riempire lo spazio e il tempo fra l’uscita di un album e l’altro, e i finlandesi
Sadistik Forest non si sottraggono a questo ragionamento dando alle stampe il presente quattro pezzi “
Obscure old remains” in attesa di ascoltare il successore di
“Morbid majesties” del 2018.
Se qualcuno di voi si aspettava una qualsiasi variazione/evoluzione del sound del quartetto, può tranquillamente tirare un sospiro di sollievo: i Nostri rimangono fedeli alla linea della vecchia scuola che li ha visti raccogliere fin dagli esordi un discreto seguito fra gli appassionati.
In quasi venti minuti scarsi di musica, i
Sadistik Forest non guardano solo ai
Possessed, ai
Celtic Frost (v. “
Nihil”) ma anche alla storica scena casalinga (
Demigod,
Abhorrence) oltre che all’immancabile strizzatina d’occhio alle melodie mortifere tipiche dei vicini di casa gialloblu.
Il risultato è decisamente accattivante, le canzoni hanno una loro identità ben definita e riconoscibile e costituiscono un biglietto da visita ben confezionato per chi per la prima volta si approccia alla band, in cui viene messa in bella vista la linearità compositiva, la costruzione fluida e quel senso di “familiarità” che spesso manca a prodotti similari.
La produzione è piuttosto pulita se paragonata con quella di altre band che suonano old school, gli strumenti sono riconoscibili, poco impastati, e si possono seguire durante lo scorrere dei brani senza limitarne il piglio aggressivo.
Difficile trovare un difetto,
“Obscure old remains” è uno di quei lavori che non può deludere chi respira queste sonorità. Non ci resta che attendere l’uscita della quarta fatica della band finlandese.
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