Copertina 6

Info

Anno di uscita:2021
Durata:39 min.
Etichetta:Transcending Obscurity Records

Tracklist

  1. EMBER DREAM
  2. FIRE SEASON ON THE OUTER RIM
  3. THE RITE OF PASSAGE
  4. SPHAGNUM IN THE HINTERLANDS
  5. THE SALT BINDING

Line up

  • Jenn Grunigen: vocals, drums
  • Cavan Wagner: vocals, guitars
  • Isamu Sato: bass
  • Tiffany Holliday: vocals (backing), violin, viola

Voto medio utenti

Dagli States giunge al debutto questo quartetto conosciuto come Felled... ce la la faranno a farsi notare nello sconfinato panorama attuale? Beh una copertina "calda" e dai colori "autunnali" come quella che adorna "The Intimate Earth" sicuramente predispone l'ascoltatore favorevolmente all'ascolto e questo non è certo un male ... Per fortuna la proposta musicale supporta questa intuizione grafica e i 5 brani che compongono l'album per una durata di circa 40', sono tutti abbastanza validi e omogenei in fatto di qualità. Cosa aspettarsi dunque? Beh, con "The Intimate Earth" ci troviamo di fronte ad un extreme metal "colto", dove a farla da padrone non sono urla beduine o assalti frontali, ma piuttosto continui ed ispirati intrecci tra le classiche sei corde e le 4 del violino ... Il risultato non è affatto male anzi in "Fire Season In The Outer Rim" e "The Rite Of Passage" i duelli "rusticani" a base di corde , sono davvero affascinanti e coinvolgenti. La presenza di questi continui e ripetuti passaggi fa si che il songwriting sia ispirato, corposo ed abbondante. Purtroppo è proprio questa abbondanza, insieme ad una pessima registrazione (a tal proposito l'attacco di "Sphagnum In The Hinterlands" é da codice penale), che tende ad inficiare la qualità del lavoro nel giudizio finale. A forza di voler per forza aggiungere elementi al piatto, si è finito per tirar fuori un pranzo musicale alla "all you can eat" ... Da rivedere anche il dualismo musicale tra clean e rough vocals, non solo perché l'idea è stata già abbondantemente sfruttata, ma perché nessuna delle due eccelle per qualità nel suo ambito, infatti le clean vocals sono tutt'altro che "eteree" e i growlings poco c'entrano con il resto della proposta globale. Al netto di pregi e difetti siamo di fronte ad un debut album ampiamente sufficiente, che riuscirà a strappare anche qualche ripetuto ascolto, ma che alla fine vi rimarrà in mente più per i suoi difetti che per i pregi. A risentirci a patto di lavorare sodo ...

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