Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2007
Durata:38 min.
Etichetta:Moribund
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. DIE IN PAIN
  2. ...AND DISEASE WS SPREAD IN A METTER OF SECONDS
  3. I WAR WELCOME ONLY BY DEATH
  4. FUCKING YOUR CREATION
  5. WRATH

Line up

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Nel silenzio e nel buio sembra quasi che la Grecia stia tornando alla ribalta per quanto riguarda il Black Metal, e così con calma e "tranquillità" spuntano nuove bands a dare nuova linfa a tutta la scena, prima gli Winterdemons, ora tocca anche a Dodsferd, che con questo secondo Fucking Your Creation da senza dubbio un'ulteriore dimostrazione di crescita e miglioramento. Sgomberiamo subito tutto da qualsiasi equivoco, non sarà certo questa one man band a salvare il genere, ma potrebbe arricchirlo in maniera maggiore se solo si decidesse ad utilizzare soluzioni stilistiche minimamente più personali. Un'impresa ardua in questi territori lo so già di mio, ciò non significa in ogni caso che bisogna rifarsi costantemente a dischi come Transilvanian Hunger, con quei tipici riffs eterei e vagamente malinconici. Se avete intuito quello che sto cercando di farvi capire allora non avrete molta difficoltà ad inquadrare la proposta di Dodsferd. Comunque sia il secondo album di questo demone Greco si fa testimone, come già detto ad inizio recensione, di una maggiore crescita in termini di qualità musicale, rispetto al debutto le canzoni sono di meno, più lunghe, e meglio strutturate. ...And Disease Was Spread In A Matter Of Seconds e I Was Welcome Only By Death sono il riassunto perfetto del suo trademark, che si esprime tramite riffs ipnotici e minimali, diluiti in brani lunghi ed eterei. Per certi versi ricorda il Nargaroth più dispersivo. Chi bazzica all'interno del Black Metal si sarà anche reso conto che la copertina di questo Fucking Your Creation richiama in modo palese ad un fondamentale Lp del Signor Kanwulf, alias Nargaroth, ma lascio a voi l'intuizione. E' quindi presente un clima molto gelido e distaccato, che tocca l'apice nella psichedelica e conclusiva Wrath, ulteriore dimostrazione di strazio e dolore. Ormai in Grecia sembrano fare a gara fra le nuove leve, quasi più nessuno vuole rifarsi alla tradizione culturale del suo popolo, un elemento che è stato per molti anni un fattore di distinzione e originalità, è più facile per loro appoggiarsi su tipici stilemi esteri. Non so se questo sia un bene o un male, resta solamente il fatto che questo secondo cd di Dodsferd farà sicuramente la gioia di tutti gli appassionati di questo tipo di Black Metal, nella sua oggettività è in ogni caso sufficiente, ma nulla di più.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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