Tempo di debutto per gli italiani, precisamente dalla Liguria,
Hellcrash. Attivi dal 2013, dopo due demo e uno split, vede finalmente la luce
"Krvcifix Invertör", un lavoro che, son sicuro, metterà sicuramente un sorriso a trentadue denti a tutti gli amanti di quel metal rozzo, veloce, con suoni di cantina. Insomma, diretto.
Dai riff che ricordano i primi Exciter, con una songwriting dei pezzi che chiama Venom da tutti i pori, gli
Hellcrash mettono subito in chiaro il loro approccio al mercato non solo con un attitudine da lodare, ma anche con una copertina che direi è il biglietto da visita perfetto, no?
Inutile soffermarsi troppo sulla complicata struttura delle canzoni, l'accordatura delle corde, o quant'altro...Quando ci si trova di fronte a vere e proprie bombe come
"Evil Executioner" o
"War Against Christ (Satan Or Die)", l'unica cosa possibile è solo l'headbanging e cercare di tenere il ritmo. Certo è difficile pretendere un eccessiva originalità, ma dubito che l'obiettivo degli
Hellcrash fosse quello, ma al contrario, far passare una quarantina di minuti facendo divertire e coinvolgendo.
"Hordes Of Satan",
"Satanic Heresy", e la lunga e conclusiva
"Mephistopheles" racchiudono nella più spontanea sincerità tutto quello che gli
Hellcrash hanno voluto rappresentare in musica, e anche se in alcuni tratti le varie canzoni avrebbero potuto tranquillamente essere sforbiciate di un minuto, un minuto e mezzo, la missione può sicuramente dirsi compiuta.
Siete dei veneratori di album come "Heavy Metal Maniac", "Welcome To Hell", o "Malicious Intent"? Correte a comprare
"Krvcifix Invertör", non ne rimarrete per nulla delusi.
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