Recensione opinabile quanto a interpretazione, non certo quanto a contenuto o stile. Complimenti vivissimi a Luca.
I Manowar sono diventati una vera e propria istituzione, di solito sono molto critica per quelli che diventano dei fenomeni cultural-musicali... Ma nel caso specifico... Qualsiasi cosa buttino fuori, riesce a piacermi!!! Non me lo spiego nemmeno io
Al di la' del tribute album ad Odino "Gods of war"(2007), i blasonati fondatori(insieme ai Virgin Steele)dell'epic metal Manowar hanno saputo creare uno stile che afferra i principi dell'hard&heavy contaminandoli di True power metal.Musica non veicolata dai Mass Media e tematiche underground ricorrono nei testi come rapporto tra Fantasy fiction ed immaginazionein particolar modo germanica.La epic heavy metal band,infatti,rammenta narrazioni mitologiche e di letteratura speculativa fondata sugli dei scandinavi e dell'antico mondo ellenico; perlopiu' un tema gradito e spesso ricorrente sulla figura delle donne come utopiche rappresentazioni per soddisfare i piacere sessuali del maschio e circondata dai suoi fieri mallevadori.Gli albums ritenuti di maggior importanza sono quelli usciti durante gli 80s rimbombano di entusiasmanti sonorita' classic heavy metal sicche' presentano celeberrimi anthems e riffs ricchi di pathos(songs sensibilmente migliori di quelle composte nei nineties) tra cui si ficcano prepotentemente in testa "Dark Avenger","Gates of Valhalla","Hail to England","Sign of the hammer","Fighting the world","Heart of steel".