Quando hai a che fare con gruppi come gli svedesi Katatonia, il compito di tradurre in poche e semplici righe il significato dei loro album diviene arduo.
Perché il gruppo guidato da Anders Nystrom e Jonas Renske è un “unicum”, perché partendo da lidi estremi è andato evolvendosi in direzione ostinata e contraria ma rimanendo fedele a se stessa.
Come fare per definirli musicalmente? Dato che hanno un suono variegato che ha soluzioni prog, metal, gotiche, toccando perfino certo pop d’autore, perché i nostri sono degli autori di grande musica.
Sono una band per cui l’aggettivo sempre più sprecato di artista è calzante al 100%.
Ora gli scandinavi celebrano i propri trent’anni di attività facendoci un regalo, e che regalo!
Pubblicano una doppio album compilation, ma non la solita contenente ”il meglio” della loro discografia come fanno molti loro colleghi per ottenere il massimo facendo il minimo; questa raccolta farà la felicità di molti collezionisti ed estimatori perché raccoglie tutti brani speciali, bonus, cover e estratti dai loro ep più dei remix per un totale di due ore e passa di buona musica.
Un album celebrativo che merita di essere acquistato, basta sentire l’opener “Vakaren” che sembra tolta dal songbook del Peter Gabriel solista più umbratile, la personalissima cover dei Priest “When nights comes down” (gli inglesi vengono anche citati nell’artwork, vediamo se siete bravi a indovinare); stupenda la soffice, acustica e prog “The act of darkening” guidata dalle percussioni.
Ma ci sono anche graffi metal come in “No devotion” o “Wait outside”, altro pezzo di pregiata fattura è la seconda ed ultima cover, ovvero il brano dei Palace Music “O how enjoy the light”, divenuta umbratile, melanconica.
Perciò ragazzi, mano al portafogli e celebriamo questi grandi artisti che sono il più dolce e malinconico accompagnamento in queste giornate autunnali, buon anniversario Katatonia e grazie!