Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2021
Durata:41 min.
Etichetta:Brennus Music

Tracklist

  1. BACK INTO THE LIGHT
  2. VOICES
  3. DOWN IN A HOLE
  4. IN PRAISE OF LAZINESS
  5. GO LIKE A BOMB
  6. BY YOUR SIDE
  7. WHITE TRASH
  8. WILD WILD CITY
  9. BAND OF BROTHERS
  10. CUT CLASS

Line up

  • Fred: guitar, vocals
  • Aldo: guitar
  • Clement: bass
  • Holy: drums

Voto medio utenti

Dopo alcuni anni di assenza tornano in campo i francesi Zoë, onesta band di classico hard rock sospeso tra '70 e '80. Il nuovo album "Back into the light" (Brennus Music) non fa altro che confermare ciò che già sapevamo sulla formazione transalpina: quattro rockers cresciuti a pane, hard'n'heavy e proto-metal, con particolare devozione a Led Zeppelin, Ac/Dc, Monster Magnet e Guns N'Roses, oltre al movimento Nwobhm nella sua forma più energica e ruvida.
Una decina di brani battenti e tirati, strutture molto semplici ed immediate che si fondano su riff ben definiti, ritmiche quadrate e muscolari, abbondanza di groove sudato, raw-energy e discreta propensione per i ganci melodici catchy ed orecchiabili. Stile molto classico, non sorprendente, ma eseguito con perizia ed una dose più che sufficiente di cattiveria stradaiola.
In qualche caso, vedi la title-track o "Voices" e "Band of brothers", compare lo spirito bellicoso dei Motorhead meno metallici, in altri prevale una palese componente Magnetiana con tanto di vibrazioni psych-rock ("Down in a hole" sembra una cover di Wyndorf e soci con voce meno abrasiva). Altri pezzi sono del tipo che senti spesso nelle radio rock ("Go like a bomb", "Wild wild city"), con quel passo robusto e roccioso che trasmette emozioni sanguigne ma senza eccedere nel tonnellaggio. Orecchiabili ma non mielosi, tosti ma lineari e composti. Un tipo di proposta che può riscontrare i favori del pubblico rock generalista, anche ben fatto se si esclude il retrogusto perfino troppo canonico e tradizionalista.
Altro aspetto che genera qualche dubbio è la voce di Fred, la quale nei passaggi più aggressivi pare un pò debole di potenza ed esplosività. Tonalità maggiormente grezze ed alcoliche avrebbero aumentato l'impatto di canzoni dall'irruenza quasi punk-metal, come "Cut class".
Un lavoro concreto, onesto e dignitoso. Alcune canzoni spaccano di brutto, altre meno. L'atmosfera generale è piuttosto derivativa, ma gli Zoë compensano con la loro indole verace e viscerale. Per chi ha voglia di scapocciare un pochino senza farsi troppi problemi, è un buon ascolto.

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