Attenzione, questo disco nuoce gravemente alle vertebre della vostra cervicale, perché è veicolo di estremo headbanging!
Dopo le avvertenze di regola come nei medicinali, ecco che mi appresto a definire con un neologismo il nuovo parto musicale di questi ribaldi mattacchioni del thrash metal, ovvero
scotennante!
Il perché è presto detto ragazzi miei, è un album carico a pallettoni; per chi ha veramente fame di thrash metal senza fronzoli, ma ricco di sostanza e gusto, questo è il disco da prendere.
Basta sentire l’opening track; brano della durata di ben sette minuti siore e siori, ma che scorrono in fretta e furia…soprattutto furia.
Composizione tellurica, morbida come un blocco di granito sparato con una catapulta in pieno volto; i riffing della premiata ditta
Holt/
Altus sono rasoiate che unite alle ritmiche precise, intense di
Tom Hunting ti distruggono.
Cambi di tempo spezzano la foga di questa composizione ma non l’intensità e mi sono accorto che il buon “
Zetro” è diventato dietro al microfono ancora più caustico ed aggressivo.
Secondo piatto ed ecco arrivare un’altra tranvata con “
R.E.M.F.”, brano speed/ thrash metal con gli attributi.
Qui i californiani giocano uno dei loro assi, perché fin dall’esordio “
Bonded By Blood” sanno come si scrive un pezzo così; riff a trame serrate, tempi veloci e solos melodici di gran gusto.
Con “
Prescribing horror”, si entra in territori quasi slayeriani, basta sentire l’arpeggio oscuro e maligno che da il via a tutto.
Si sente l’influenza del disciolto combo di Huntington Beach dove
Holt ha prestato servizio in sostituzione del compianto
Jeff Hanneman; mid tempo pesante, malsano e denso di pathos negativo.
Si ritorna a correre con l’up tempo serrato “
The beatings will continue ( Until morale improves)”; brano perfetto nella sua aggressività con uno scatto veloce nel chorus.
Con la strumentale “
Cosa Del Pantano” (in italiano nel titolo), ci porta verso la decima traccia “
Lunatic- Liar- Lord”, partenza acustica per poi ecco arrivare la bordata senza pietà.
Qui si viene letteralmente scaraventati contro il muro da questo thrash metal serratissimo e con i controcoglioni (scusate la volgarità ma quando ce vò ce vò).
Pezzo devastante nella sua semplicità fatto da saliscendi ritmici e riff efficaci quanto taglienti e chi troviamo a fare i solos? Una vecchia conoscenza, ovvero
Rick Hunolt che insieme ai nostri ha scritto capitoli fondamentali della loro storia e scusate se è poco.
Dopo tutta sta spatafiata che ho scritto sarete curiosi di sapere il mio giudizio; un disco da avere, punto e basta, l’attesa è stata premiante, dato che è dal 2014 che non si avevano nuove in casa
Exodus; quindi alzate il volume, fate letteralmente scrostare i muri e tremare le fondamenta delle vostre case perché qui abbiamo un discone da paura, ora e sempre
THRASH ‘TIL DEATH!!!!