Copertina 7

Info

Anno di uscita:2021
Durata:non disponibile
Etichetta:Indisciplinarian

Tracklist

  1. IN
  2. EXPEL THE LEECHES
  3. FUTILE SEMANTICS
  4. MARGINALIZE YOURSELF
  5. MONETARY MAN
  6. NECROCAPITALISM
  7. THE OPPRESSIVE WEIGHT
  8. NO HUMAN IS ILLEGAL
  9. GUILLOTINE
  10. WHAT WILL WE TELL OUR CHILDREN
  11. FRANCHISE COFFEE BARS & INTERNMENT CAMPS
  12. OUT

Line up

Non disponibile

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Vengono da Copenhagen gli ignotissimi Anti Ritual, band volutamente senza social, senza sito, senza nomi... bene, si bada tutto sulla sostanza senza troppe derive massmediatiche dell'ultimo decennio.

"Expel The Leeches" è il loro debut sulla lunga distanza dopo l'EP di debutto del 2014, arriva sul finire del 2021 ed è una bordata di violenza: al di la' delle posizioni poltiche del combo - un lato della music business che al sottoscritto non interessa minimamente, dall'estrema sinistra all'estrema destra passando per tutto quello che c'è in mezzo - gli Anti Ritual picchiano duro senza sosta, miscelando al meglio hardcore, death metal e grind in un vortice di efferatezza ma che non declina mai in rumore fine a se' stesso, anzi al contrario gli Anti Ritual sono bravi ad inserire un pizzico di melodia nelle loro composizioni, senza mai smorzare la carica distruttiva di "Expel The Leeches", semplicemente con riff aggressivi che funzionano, batteria sincopata e voce che scartavetra letteramente, il tutto condito da una produzione ottimamente ben bilanciata, realizzata dalla stessa band e con il mastering ad opera di Brad Boatright, ne' troppo pulitina e moderna ne' confusionaria, riportandoci indietro in questo senso agli anni '90 che tanto hanno dato a questo genere, germogliando semi di cui stiamo raccogliendo i frutti ancora adesso.

Il tutto alimenta i dubbi, le frustrazioni, la rabbia e l'incertezza che i temi mondiali stanno instillando in ognuno di noi, sia da una parte della barricata che dall'altra, come il capitalismo moderno, il fascismo di sinistra e di destra, il collasso ambientale di un pianeta Terra sovrappopolato ed allo sbando, con mood altalenanti e cangianti che sembrano riflettersi nella musica degli Anti Ritual, dinamica seppur marziale nella sua veemenza, con sprazzi di epica apocalittica che sottolinea il disastro a cui andiamo incontro: l'ira che ne consegue è solo un viatico positivo per un risveglio che, nonostante tutto, ancora tarda ad arrivare.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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