Caedere - Eighty Years' War (Dutch War of Independence)

Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2021
Durata:38 min.
Etichetta:Via Nocturna

Tracklist

  1. ICONOCLASM
  2. INQUISITION
  3. COUNCIL OF BLOOD
  4. THE SIEGE (OF LONG BREATH)
  5. WAR & SORROW
  6. SEA BEGGARS
  7. DIVINE POWER OF KINGS
  8. THE SEVEN PROVINCES

Line up

  • Michiel Lankhorst: vocals
  • Niels Ottink: guitars
  • Thomas Luijken: guitars
  • Joey Veerbeek: bass
  • Michiel van der Plicht: drums (guest)

Voto medio utenti

Con il loro quarto album gli olandesi Caedere si cimentano in un'impresa ambiziosa, quella di un concept sulla Guerra degli Ottant'anni, le lotte di indipendenza e di religione che intrapresero, tra il 1568 e il 1648, i Paesi Bassi contro la Spagna.

Come da tradizione, consolidata attraverso i tre precedenti full length, i Caedere affrontano il loro excursus storico sotto i colpi di un feroce Brutal Death Metal, che vede in prima linea il cantante Michiel Lankhorst, i chitarristi Thomas Luijken e Niels Ottink, Joey Veerbreek al basso, mentre alla batteria ospitano Michiel Van Der Pflicht (God Dethroned, Prostitute Disfigurement, Pestilence...).

Le prime bordate arrivano già con "Iconoclasm" e i ruggiti profondi e strazianti di Lankhorst, e non cedono terreno nemmeno di fronte alla violenza e alla cattiveria espressa da "Council of Blood", che si concede anche un'inquietante parte rallentata, all'ascolto della quale avrebbero tremato i polsi anche alle armate del Duca d'Alba. Con "The Siege (of Long Breath)", il brano più oscuro del disco, si sfiorano tentazioni Black Metal, e non traggano in inganno gli arpeggi e il violino in apertura del breve strumentale "War & Sorrow": solo un attimo di tregua prima che con "Sea Beggars" si riprendano le ostilità, tra passaggi doom e accelerazioni furibonde, le stesse che poi percuotono sia "Divine Power of Kings" sia la conclusiva "The Seven Provinces".
Ma non ci sono solo brutalità, attacchi blast beat, urla paonazze e gutturali o furia grindcore alla corte dei Caedere, che con bravura riescono a evitare che le canzoni si perdano in un caotico maelstrom sonoro, e in questo ha sicuramente dato una mano Ric Brand che ha curato le registrazioni e il missaggio del disco.

E l'impegno profuso dagli olandesi, coadiuvati dalla loro etichetta Via Nocturna, nel realizzare il loro quarto album si estende sino all'artwork, ad opera di Gyula Havancsák, artista che ha curato le copertine per svariati album di gruppi come Accept, Brainstorm, Annihilator e Destruction.

Per vedere chi vinse la Guerra degli Ottant'anni vi rimando ai libri di storia, ma per scoprire tutto il valore dei Caedere non posso che consigliarvi l'ascolto di questo "Eighty Years' War (Dutch War of Independence)".


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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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