Copertina 5,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2022
Durata:44 min.
Etichetta:Dying Victims Productions

Tracklist

  1. OPEN THE GATES
  2. HIGHER POWER
  3. HELLFLIGHT
  4. COSMIC GAZE
  5. AGE OF THE STARS
  6. BLACK KNIGHTS
  7. MOONCRUSHER
  8. MISTRESS
  9. EARTH CRISIS

Line up

  • Conrad N.: bass
  • Phil M.: guitars
  • Maik H.: vocals, lyrics
  • Jonas Z.: drums
  • Clemens R.: guitars

Voto medio utenti

Il grande calderone della New Wave of Traditional Heavy Metal è sempre più affollato e sempre più band propongono la propria musica in questo stile classico e ben consolidato.
Ci sono alcuni campioni, quelli che alla fine dell'anno verranno ricordati o troveranno addirittura spazio nelle classifiche. Quelli che hanno, insomma, qualcosa da dire, con uno stile una qualità davvero elevata.
Ci sono le band davvero scarse, quelle che ci provano ma che, già ad un primo ascolto, le vorresti dimenticare; vuoi per problemi del cantante, del suono o delle stesse canzoni acerbe o mal realizzate.
Tolti i campioni e la merda, nel mezzo c’è una grande quantità di band, più o meno brave, che si ascoltano con piacere, che possono regalare qualche bel momento, che si possono buttare su come sottofondo alle nostre giornate, ma che non sono assolutamente a livello dei competitors principali.
Ecco, i Tension fanno parte proprio di questa schiera.

Per descrivere questa band tedesca al debutto, dobbiamo partire dal fatto che il cantante è molto limitato, con poca estensione e che crea linee vocali abbastanza monotone. Riesce però a tirare fuori il massimo da quelle che sono le sue limitate possibilità. Il chitarrista è un cane a livello solista, con assoli veramente brutti, fatti di pentatoniche stentate, coperte da effetti o affogate nel suono. Janick Gers, in confronto, è Malmsteen.

Ciò nonostante si tratta sempre di metal classico e, anche se realizzato con mezzi limitati, mettendo tutti gli ingredienti al punto giusto ne esce qualcosa che in qualche modo funziona.
Questi ragazzi tirano fuori delle canzoni che sono piacevoli da ascoltare, senza dubbio, ma finisce lì.
Volete dei riferimenti? Mi vengono in mente (da lontano) Gotham City, Satan, primissimi Maiden per quanto riguarda la vecchia guardia, mentre Lord Fist e Traveler (ma con infinitamente meno idee) per i nomi più recenti.
Il suono dei Tension è molto tradizionale, il songwriting quasi vintage, con un basso molto presente ma nel complesso è la potenza che latita, la scintilla che manca, ed i brani non riescono a decollare del tutto.
Come detto, i Tension sono piacevoli come ascolto spensierato, ma per essere ricordati occorre uno step successivo bello grande.
Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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