Copertina 5,5

Info

Demo
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:14 min.

Tracklist

  1. A LIFE OF MY OWN
  2. EVOLUTION- PLANET
  3. EXPLOIT
  4. BAD FLOWERS

Line up

  • Mike (Jagher): vocals, bass
  • Mauro (Mardok): guitar
  • Giuseppe (Berserk): guitar
  • Pietro (Coji): drums

Voto medio utenti

Joanah's Faith è un quartetto al suo debutto discografico, un demo composto da quattro brani che si posizionano nel territorio ibrido tra l'hard rock ed il metal classico, con una evidente prevalenza di quest'ultimo. L'opener "A life of my own" mostra subito un pesantissimo tributo ai Maiden. Cadenza, riff, lavoro chitarristico, tutto riporta alla mente i primi albums delle superstars britanniche, e se tutto sommato gradevole il brano risulta totalmente impersonale. Direi che in questo caso è stato abbondantemente superato il confine che separa l'ispirarsi ad un gruppo-modello dal clonarne gli schemi. Emerge anche una certa debolezza delle parti vocali sia nei tratti solistici che negli abbozzi di cori, sarà forse la particolare impostazione di Mike a dare quest'impressione, ma tutto il cantato pare titubante, povero di potenza e decisione, insufficente della personalità e del carattere necessari ad elevare uno stile già di per sé non particolarmente originale. Situazione che si presenta sovente nelle giovani formazioni nostrane, forse più preoccupate della tecnica strumentale che dello spirito, del feeling delle canzoni.
"Evolution- planet" è un piccolo passo avanti nella ricerca musicale. Si respira sempre una forte aria di metal ottantiano, ma questo mid-tempo tortuoso alimentato dal buon lavoro del drummer Pietro e da chitarre non troppo scontate riesce ad essere un episodio perlomeno interessante. "Exploit" è invece un breve strumentale che procede a strappi, fasi morbide e progressioni, se sviluppato in maniera adeguata diventerà qualcosa di valido, ma nella presente versione pare più un riempitivo svolto quasi frettolosamente. Infine "Bad flowers", la proposta più articolata del disco, pervasa da un atmosfera notturna che cresce grazie ad un limpido riff un po' nostalgico, certamente più vicina alle soluzioni hard rock ma anch'essa sofferente della sottile mancanza di nerbo, del guizzo particolare che si insinua nella mente dell'ascoltatore eliminando il rischio dell'anonimato. Nel complesso quattro tracce ancora troppo di routine. Ancora una volta plaudo al miglioramento generale delle nostre bands sotto il profilo tecnico, ma critico l'immobilismo sul piano della personalità, dell'originalità e dello spirito rock. Manierismo, poca grinta stradaiola, scarsa cura per il songwriting, per quei particolari che dovrebbero distinguere in un era di inflazionamento generale. Quasi un imborghesimento musicale, ancora più grave come nel caso dei Joanah's Faith, quando si riferisce ad uno stile che dovrebbe cogliere gli spunti migliori dell'hard e del metal.
Per il momento non siamo ancora alla sufficienza.

Contatti: tel. 0776/22719
Cell. 0338/3443189
E-mail: maurocarrino@tiscalinet.it
stickit@virgilio.it

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