Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2022
Durata:58 min.
Etichetta:Edged Circle Productions

Tracklist

  1. WORLD SERPENT (DEVOURER OF DREAMS)
  2. DRAUGR
  3. LET THE BEAST RUN WILD
  4. LUCIFERIAN AGE
  5. THIS NIGHT SEEMS ENDLESS
  6. HE WHO SAW THE ABYSS
  7. MORIBUND
  8. THE ORIGIN
  9. SORROW, FIRE & HATE
  10. REQUIEM

Line up

  • Sebastian Ramstedt: vocals, guitars (lead), bass
  • Marco Prij: drums
  • Johan Bergebäck: guitars (rhythm)

Voto medio utenti

Cosa aspettarsi dalle due asce dei Necrophobic, Sebastian Ramstedt (anche alla voce) e Johan Bergebäck, con il supporto dietro alle pelli del metronomo Marco Prij (Cryptosis)?
Semplice.
Black / Death Metal di scuola svedese allo stato dell'arte.
Troppa la classe, e la preparazione, dei musicisti coinvolti per credere che "Moribund", album d'esordio per gli In Aphelion, potesse essere qualcosa di diverso o di deludente.
Ma perché scrivere un album all'interno del quale si sente, forte, l'eco della band madre?
Anche in questo caso la risposta è semplice.
Gli In Aphelion costruiscono la loro proposta su una base classicamente svedese, quella che tutto deve ai maestri Dissection, ma arricchiscono la miscela con abbondanti dosi di thrash teutonico (Kreator in primis), vecchi Slayer e molti riferimenti alla NWOBHM, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto melodico e i solos delle chitarre, allontanandosi, quindi, dagli album dei Necrophobic stessi che, troppo spesso, se proprio gli si deve muovere una critica, hanno seguito certi stilemi in modo pedissequo.

Il risultato?
Terremotante.

"Moribund" è un album magistrale, ricco di riff taglienti, di ritornelli che rimangono facilmente in mente, di trovate melodiche efficacissime, ammantato da un alone di zolfo puzzolente e denso, perfettamente bilanciato tra mid tempos spezza collo e deflagranti accelerazioni nere come la pece.
A supportare la riuscita finale ci pensano, poi, una registrazione nitida e cristallina, una prova strumentale di tutto rispetto, vocals acide e velenose, e, cosa più significativa, un songwriting vario e vivace che consente agli In Aphelion di amalgamare, senza alcuna sbavatura, ogni aspetto della propria musica senza che si perda mai la sensazione di equilibrio, e di attenzione ai dettagli, che permea tutta l'opera.
Un'opera, a mio avviso, sinistra, minacciosa, con un vago sapore "retrò" che ho trovato squisito, ed una capacità di intessere trame melodiche inaspettate nella loro bellezza e magnificenza, che sanno contrapporsi, in un bel gioco di dicotomie, con le parti più brutali e sprezzanti che, in tal modo, si diluiscono, con il loro peso di odio e dolore, nella gentilezza dei momenti più sognanti di "Moribund", quello che è, a tutti gli effetti, un album bellissimo.
Si potrà accusare il gruppo di non inventare niente, e non si direbbe niente di sbagliato.
Tuttavia, ascoltando la luciferina magnificenza dei dieci brani che lo compongono, entrando in contatto con la sua anima oscura e violenta, perdendosi nel suo labirinto di intrecci che toccano lidi progressive metal, ed ascoltando tutti le diverse stratificazioni che ne costituiscono la spina dorsale, non si potrà che applaudire al lavoro del terzetto poiché "Moribund" ci offre qualità e passione come se piovesse, ed in un periodo di "siccità" come quello attuale, una bella ed ignorante tempesta di acqua è quello che serve per spazzare via la mediocrità che ci sta attorno.
Album assolutamente da possedere e da suonare a volume non politicamente corretto: i numi tutelari del black, del thrash e del death ve ne saranno riconoscenti.
Cazzo!

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 mar 2022 alle 09:58

Da sentire assolutamente!!!

Inserito il 16 mar 2022 alle 08:16

Amen!

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