Il terzo album dei nostrani
LionSoul, “
A Pledge to Darkness”, sposta il power/prog metal della band su territori
spaziali, innescando una sorta di concept distopico su cui la band adagia composizioni molto spesso cariche e molto muscolose, anche thrashy quando serve.
L’intro “
Continuum” introduce proprio questo mondo futuristico, per poi esplodere nella potentissima “
Exile to Arise”, perfetta epitome del sound dei LionSoul targati 2022. I tratti distintivi più evidenti sono un drumming sfrenato, riffing molto nervosi e complicati, e la voce di
Ivan Castelli a muoversi su registri non sempre alti ‘a tutti i costi’, ma che spesso predilige un approccio più
urlato che modulato, per caratterizzare in brani con ancor più furia. Ci sono però altri momenti, come ad esempio in “
Amber of Illusion”, dove Ivan e la band sanno trovare la melodia vincente, rallentare un minimo e dare respiro al brano.
Forse il vero problema di “A Pledge to Darkness”, tuttavia, risiede nella poca varietà (soprattutto a livello di linee vocali) che caratterizza il resto dell’album; man mano che ci si addentra e che le tracce scorrono, il tutto dà come una sensazione di guazzabuglio un po' fine a se stesso e senza una direzione precisa. A mio avviso, una produzione un pelo più cristallina avrebbe sicuramente giovato ad un album che fa del ‘caos controllato’ la sua quota stilistica; molto spesso invece, i riff si perdono tra le tracce di batteria, le tastiere, ed in tutto rischia di risultare impastato.
Al netto di tutto, “
A Pledge to Darkness” è un buon album power moderno e non scontato, che merita sicuramente un ascolto.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?