Copertina 8

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2015
Durata:58 min.
Etichetta:Scarlet Records

Tracklist

  1. OLIVION
  2. AMBER & FIRE
  3. SAVE ME
  4. STAY
  5. MR. WHITE
  6. HERE & NOW
  7. OMEGA POINT
  8. ME, MYSELF & I
  9. SIDE BY SIDE
  10. GOODBYE
  11. BURNING
  12. GET A LIFE
  13. LIMITLESS

Line up

  • Liuk Abbott: bass
  • Giulio Capone: drums, keyboards
  • Marco Pastorino: guitars, backing vocals
  • Sandro Capone: guitars
  • Chiara Tricarico: vocals

Voto medio utenti

Permettetemi, all'inizio di questa recensione, una piccola considerazione personale: chi continua a paragonare i Temperance agli Amaranthe, non ha capito un cacchio di musica. Forte? Eccessivo? E' solo la mia opinione personale, e prendetela dunque come tale, ma la band di Chiara Tricarico e soci ha tanto, ma così tanto spessore musicale ed un livello tecnico/compositivo che gli svedesi se lo sognano.
La conferma a quanto detto arriva con il secondo full length della band nostrana, a titolo "Limitless". Tredici canzoni, quasi un'ora di un power/simphonic/prog/goth/chiamatelocomevipare metal, in cui la band tira fuori le sue due anime, quella incazzosa e quella meravigliosamente melodica, e riesce a fonderle con sorprendente abilità. Complice il solito gran lavoro di Simone Mularoni e dei Domination Studio, sempre più un'istituzione per la musica metal di qualità in Italia, "Limitless" ha l'invidiabile qualità di suonare dannatamente bene. Ed è una ciliegina su una torta già buonissima di suo, visto che in questo album i brani sono di una qualità media davvero alta.

Si parte in quarta con la catchy "Oblivion", che sin da subito mette in evidenza la versatilità vocale di Chiara e la compattezza, alle sue spalle, di un combo che sa suonare metal, nel senso più tecnico e moderno del termine. Uno via l'altro, brani dai refrain indelebili come "Amber & Fire", la bellissima "Stay", una "Mr. White" condita da screams e rough vocals, danno la sensazione di una band che, se proprio proprio, mi assomiglia più ad Epica o Delain, ma con molte più 'palle' e idee.

Il fatto che i Temperance siano italiani non può che rendermi ancora più orgoglioso di un album che ha tutte le carte in regola per fare sfracelli, dentro e fuori i patrii confini. Complimenti a loro, e consigliatissimo a voi.





P.S. Copertina meravigliosa!
Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino
Artwork magnifica

La maturita' e' vicina ma quasi lontana:Save me mi ricorda molto To be with you e Stay oppure Me myself and I sono le classiche nu power metalsongs proposte dalla symphonic metal band del loro esordio discografico.Ancora perche' non typeizzata in quanto dal materiale precedente non si e' mossa tanto quanto alcuni gruppi sperimentali son pronti a muoevere. Questo e' una qualita' quindi differenziare non avrebbe sortito livelli superiori.

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 01 apr 2015 alle 11:55

Bravi sì. Però a me ha un po' rotto le palle la cosa che i gruppi con voce femminile debbano tutti (o quasi) sposare il cliché della "bella e la bestia"...quindi lei voce angelica che si alterna col cattivone di turno in growl. My 2 cents: senza parti in growl l'album sarebbe più gradevole ed originale ;)

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