In questo 2022 sono tornati i
Ratos de Porao e c’è da dire che i Thrash/Punx brasiliani non potevano scegliere un momento peggiore per l’umanità nel quale tornare: ignoranza dispensata in lungo e in largo da tuttologhi vari che fanno approfondite ricerche su siti spazzatura pregni zeppi di fake news seduti in qualche cesso, una pandemia che ha portato morte, miseria e disagio a tante, troppe persone, una guerra alle porte d’Europa (in triste compagnia insieme ad altri conflitti meno noti, come l’eterna guerra civile yemenita), populismo imperante, corruzione, mala sanità… Tutto un bel merdaio che non fa altro che gettare benzina sul fuoco del Punk.
E dove c’è il disagio, il male di vivere, c’è il Punk e artisti come i
Ratos de Porao sono la voce degli oppressi, degli umili, di chi a suo malgrado veste la parte della vittima.
“Necropolitica” prosegue sulla scia degli ultimi due lavori in studio del gruppo:
“Homem Inimigo do Homem” (2006) e
“Seculo Sinistro” (2014) avevano visto un nuovo riavvicinamento del gruppo brasiliano al Thrash Metal, mettendo da parte il caos anarchico e annichilente dell’Hardcore/Crust Punk.
Ritroviamo pertanto il tanto amato Crossover/Thrash di album come il celebre
“Brasil” (1989), con sonorità sempre iraconde e terremotanti, ma con strutture un pizzico meno primitive rispetto a quelle a cui siamo abituati dal gruppo in questione.
Cosa aspettarsi quindi dietro alla copertina citazionista (chi dice di non aver pensato a
“Sabbath Bloody Sabbath” mente sapendo di mentire!) dai
RTP in questo 2022?
Sberloni Hardcore/Thrash in pieno volto fatti di tanta rabbia sociale da parte di quattro musicisti che credono realmente in quello che fanno:
D.R.I.,
Discharge,
The Exploited o
Suicidal Tendencies sono tutti nomi che possono benissimo essere accostati a
“Necropolitica”.
Pescando a caso dalla tracklist,
“Alerta antifascista”,
“Passa Pano Pra Elite”, la title track,
“Bostanágua” sono la chiara dimostrazione d’intenti da parte dei Nostri, con tutte le canzoni che hanno presente una forte attitudine live nelle quali si vomita tutta la rabbia che i quattro hanno verso un mondo sempre ingiusto.
Sicuramente sarà sulle assi di qualche palco scalcinato che queste note troveranno una stupenda ragione d’esistere con una forze musicale ancor più dirompente.
A ben trentotto anni di distanza dal mitico debutto discografico, incredibile ma vero i Ratos de Porao costituiscono ancora una inossidabile certezza per gli amanti di certe sonorità Punk/Metal.
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