Perfettamente d'accordo con la recensione, compresa la chiosa finale. Scelta azzeccata il bassista dei SW, forse l'unico, per tecnica e stile, in grado di sostituire Troy Tipton. E anche qui testi distopici come nel capolavoro Tower of avarice, seppure in questo caso in equilibrio precario sul filo di un tema particolarmente divisivo (voglio sperare che ciò non abbia influito su alcuni giudizi...Zero Hour assurdamente ignorati nelle liste di fine anno in molte riviste...). Per me un gradito e ottimo ritorno, fra i top del 2022 e non solo nel prog.