Seconda compilation in due anni per i grinder statunitensi
Fluids, intitolata con poca fantasia “
Fluids of death 2”, nella quale la band dell’Arizona mette a disposizione in una unica soluzione tutto il materiale pubblicato a partire dal 2020 in split e collaborazioni assortite con altri sodalizi estremi quali
Oxidised Razor, Putrid Stu e
Pharmacist.
La musica dei
Fluids trova ampi riferimenti alla produzione passata dei
Mortician, con passaggi pesanti, plettrate pachidermiche – molto death metal in effetti - alternate a stacchi più vorticosi e violenti in cui però la band inserisce una discreta quantità di samples che spaziano da semplici linee di sintetizzatore a registrazioni tratte da film o da situazioni reali.
L’impatto complessivo è quello di una musica destabilizzante se non proprio alienante che mira all’esclusione a priori dei concetti di svago e divertimento, preferendo condurre l’ascoltatore verso i lidi malsani della propria mente.
Come già indicato nella recensione della scorsa compilation della band, i
Fluids funzionano al meglio quando abbandonano le sfuriate per concentrarsi sui passaggi più ricchi di groove, dove riescono a differenziarsi rispetto alla miriade di band similari.
E sempre come indicato nella precedente recensione, anche questo non è un lavoro per palati fini.
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