L'intro "
The Pact", sinfonica, in crescendo e dal finale travolgente, perlomeno sino a quanto si giunge a quello che sembra un carillon, potrebbe preludere a qualunque cosa. Beh… quel qualcosa è un Dark Gothic Metal che già la seguente "
Emeline" aiuta a tratteggiare, con chitarroni, accattivanti melodie e le vocals seducenti di
Lord Campbell, come a un buon punto d'incontro tra Depeche Mode, HIM e Paradise Lost.
"
Lullabies" è già il quarto album per i
Silver Dust, formazione svizzera formata e guidata dall'appena citato
Lord Campbell, alias Christian Crétin ex portiere professionista di hockey su ghiaccio. Non so che risultati abbia raggiunto al livello sportivo, ma con i suoi
Silver Dust è evidente come sia in grado di prendersi un sacco di soddisfazioni. Infatti, il disco procede con brani eccellenti, che si tratti dell'elettronica "
Follow Me" o di una "
Eternité" che cantata in francese, strizza pure un occhio alla Dance e al Pop, oppure di episodi più intensi, come "
I’ll Risk It" dove passaggi in growl cozzano contro le marcate influenze elettroniche.
Largo spazio anche alle ballad, con "
Stand by Me" ampiamente surclassata da una "
There’s a Place Where I Can Go", imponente e ricca di pathos. Se su "
Animal Swing" sembrano divertirsi ad interpretare una versione campagnola dei Faith No More, eccoli poi su "
Burlesque" lesti a salire sul palco per un tentativo alla "The Rocky Horror Picture Show". Sul finire dell'album, i
Silver Dust si fanno nuovamente più concreti con "
Echoes of History", che nel suo echeggiare sembra voler richiamare tutti assieme, The Cult, Depeche Mode e il Gothenburg Death Metal.
Ma gli svizzeri, non si fanno nemmeno mancare una bonus track, ed ecco quindi ancora il rifacimento acustico e corale di "
Forever", ripresa dal loro precedente concept album "House 21", uscito nel 2018.
È evidente come i
Silver Dust abbiano qualità e capacità che vanno oltre la media, e visto che al di là delle loro digressioni, la matrice Rock è sempre presente, soprattutto nel guitarwork, questo potrebbe rendere "
Lullabies" di più facile approccio anche per coloro che sono solitamente avvezzi a sonorità più Heavy.
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