Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:43 min.
Etichetta:Escudero Records / Fastball Music

Tracklist

  1. THE PACT
  2. EMELINE
  3. FOLLOW ME
  4. ETERNITÉ
  5. STAND BY ME
  6. I’LL RISK IT
  7. THERE’S A PLACE WHERE I CAN GO
  8. ANIMAL SWING
  9. BURLESQUE
  10. ECHOES OF HISTORY
  11. FOREVER (CLASSICAL VERSION)

Line up

  • Lord Campbell: vocals, guitars, keys, programming
  • Neiros: guitars
  • Kurghan: bass
  • Magma: drums

Voto medio utenti

L'intro "The Pact", sinfonica, in crescendo e dal finale travolgente, perlomeno sino a quanto si giunge a quello che sembra un carillon, potrebbe preludere a qualunque cosa. Beh… quel qualcosa è un Dark Gothic Metal che già la seguente "Emeline" aiuta a tratteggiare, con chitarroni, accattivanti melodie e le vocals seducenti di Lord Campbell, come a un buon punto d'incontro tra Depeche Mode, HIM e Paradise Lost.

"Lullabies" è già il quarto album per i Silver Dust, formazione svizzera formata e guidata dall'appena citato Lord Campbell, alias Christian Crétin ex portiere professionista di hockey su ghiaccio. Non so che risultati abbia raggiunto al livello sportivo, ma con i suoi Silver Dust è evidente come sia in grado di prendersi un sacco di soddisfazioni. Infatti, il disco procede con brani eccellenti, che si tratti dell'elettronica "Follow Me" o di una "Eternité" che cantata in francese, strizza pure un occhio alla Dance e al Pop, oppure di episodi più intensi, come "I’ll Risk It" dove passaggi in growl cozzano contro le marcate influenze elettroniche.
Largo spazio anche alle ballad, con "Stand by Me" ampiamente surclassata da una "There’s a Place Where I Can Go", imponente e ricca di pathos. Se su "Animal Swing" sembrano divertirsi ad interpretare una versione campagnola dei Faith No More, eccoli poi su "Burlesque" lesti a salire sul palco per un tentativo alla "The Rocky Horror Picture Show". Sul finire dell'album, i Silver Dust si fanno nuovamente più concreti con "Echoes of History", che nel suo echeggiare sembra voler richiamare tutti assieme, The Cult, Depeche Mode e il Gothenburg Death Metal.
Ma gli svizzeri, non si fanno nemmeno mancare una bonus track, ed ecco quindi ancora il rifacimento acustico e corale di "Forever", ripresa dal loro precedente concept album "House 21", uscito nel 2018.

È evidente come i Silver Dust abbiano qualità e capacità che vanno oltre la media, e visto che al di là delle loro digressioni, la matrice Rock è sempre presente, soprattutto nel guitarwork, questo potrebbe rendere "Lullabies" di più facile approccio anche per coloro che sono solitamente avvezzi a sonorità più Heavy.


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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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