I Synthesys sono l'ennesimo gruppo a dimostrazione della vitalità della scena metal siciliana. Sono infatti provenienti da Palermo ed attivi già da qualche anno, formatisi dalla precedente esperienza dei Legend, un progetto che era stato portato avanti dai due chitarristi, Giuseppe Di Matteo e Vittorio Viviani, attorno ai quali si è ora stabilizzata la formazione attuale dei Synthesys. Musicalmente è indubbia una certa predisposizione per la NWOBHM e per gli Iron Maiden, oltre che per la nuova generazione di band che si muovono tra il classico Power e il Prog Metal, infine, anche se forse c'entrerà poco, alcune parti di chitarra mi ricordano certe soluzioni (anche acustiche) di Jeff Waters degli Annihilator. Ad ogni modo, sebbene la sezione ritmica spinga in maniera decisa i pezzi, per quanto riguarda i Synthesys non si può certo parlare di Thrash Metal, le coordinate musicale sono indubbiamente quelle segnalate qui sopra. Qualche dubbio nasce invece dalla prestazione del cantante, non che Francesco Costanzo faccia chissà quali strafalcioni, eppure in qualche frangente manca di mordente e in certe circostanze sono le linee vocali che sarebbero dovute essere delineate meglio. Non manca nemmeno qualche problema legato all'arrangiamento dei pezzi, pecche che saltano fuori ad esempio su "Distant Dream", che parte bene per perdersi in passaggi anonimi. Inizia bene anche "Deeper Sight", come potrebbero fare dei Maiden leggermente schizzati, ma il refrain oltre che saper di "già sentito", è tutt'altro che irresistibile, un parere che non si può estendere al guitarwork, davvero pregevole ed efficace. Passando agli altri aspetti positivi di "The First Insight", i più evidenti sono l'ottima produzione (il demo è stato registrato ai Circle of Power Studios di Claudio Diprima e Giuseppe Bondì dei Thy Majestie), e la convinzione e le buone intuizioni che i Synthesys mettono in questo loro primo demo. Appunto è il loro primo lavoro, ma fanno già bene e sono sicuro che faranno anche di meglio nell'avvenire.