Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2022
Durata:37 min.
Etichetta:Svart Records

Tracklist

  1. ASHES
  2. UNDECEASED
  3. NEAR DISASTER
  4. EVERLASTING CREATURE
  5. AFTER THE FUNERAL
  6. ALPHA PREDATOR
  7. GREATEST FAILURE
  8. BEHIND THE SECRET
  9. CONVERSATION WITH THE DEMON
  10. DUALISM
  11. EMOTIONAL NEGLECT
  12. GRUESOME MEMENTO
  13. DISHONORABLY DISCHARGED
  14. MAELSTROM
  15. DYSMORPHIA
  16. UNDER ATTACK
  17. PEREGRIN

Line up

  • Davide Tiso: guitars
  • Luciano George Lorusso: vocals

Voto medio utenti

Davide Tiso non riesce a stare musicalmente fermo, deve sempre far viaggiare la sua creatività, e meno male.
Questa volta ha dato vita insieme all’ex sodale nei disciolti Ephel Duath, Luciano George Lorusso, ad una nuova creatura death metal.
Ma se notate la copertina ed il carattere grafico hanno ben poco a che spartire con il genere, questo è dato soprattutto perché il musicista in questione pervade i suoi lavori di grande personalità rendendoli distinguibili dalla massa.
Personalmente è un bene, perché il metal è purtroppo a suo discapito inflazionato da uscite che strozzano dei prodotti che magari hanno dei pregi ma non hanno l’attenzione per risaltare, invece qui la Svart Records, label per la quale esordiscono i nostri ha come al solito fatto le cose egregiamente.
L’album pur contando di ben 17 brani, è assai corto, poco più di mezz’ora scarsa, ma dai contenuti interessanti e soprattutto un’atmosfera di profonda inquietudine.
I tempi non sono quasi mai veloci, tranne che in qualche sparuto esempio come nella seconda traccia “Undeceased” dove il bast beat fa a botte con riff turgidi e rullate tecniche.
Near disaster” per esempio poggia su un tappeto ritmico di media velocità ma con chitarre dissonanti.
Per contro la performance vocale porta growl e screaming rabbiosi a fare da contraltare rabbioso ad un timbro vocale pulito evocativo e salmodiante.
After the funeral” è una perfetta doom/metal song; l’atmosfera plumbea, drammatica è palpabile, le linee vocali pulite che si infrangono su urla rabbiose rendono bene l’atmosfera di impotenza umana e sofferenza irata.
Under attack” rende bene la progressione estrema dove si parte con battute sonore dissonanti e violente che lasciano spazio invece ad un tappeto sonoro melodico con un solo veramente ben fatto.
Questo è un debutto coi fiocchi, dove l’amore per il metal estremo viene curato con personalità e grande cura.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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