I francesi
Galderia arrivano al terzo full length, e impacchettano questo nuovo "
Endless Horizon" di tutto punto, con tanto di copertina ad opera di Felipe Machado Franco, e mix/master nelle sapienti mani di Simone Mularoni. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti. Poi, premi play e...
Niente. Come gli altri album, il Galderia-sound è scontato, banale e poco coinvolgente. Power metal con tematiche 'spaziali' e sempre inneggianti alla positività e al lato buono dell'umanità, strutture strasentite ed una voce, quella del buon
Sebastien, che non stupisce ma non delude.
L'album ci presenta dieci brani, e sebbene si giochi spesso con i bpm, non c'è mai il pezzo che fa il guizzo, che si distingue dalla massa. Più che citare i Gamma Ray, come fanno in molti per l'ovvia accoppiata power metal/tematiche spaziali, io mi sento di nominare gli HammerFall per l'incedere epico e 'corale' di molti brani.
Vero è che qui e là l'album si concede momenti di pregio, soprattutto in coincidenza con gli ottimi solos di chitarra, ma quello che manca a "Endless Horizon" è quel cincinino in più che lo elevi dalla massa. Non male, ma neanche da spellarsi le mani, ecco.
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