È sempre un piacere poter ascoltare la musica partorita da
Luca Scherani, colonna de La Coscienza Di Zeno e storico collaboratore di
Fabio Zuffanti in tanti dei suoi “mille” progetti (io sono particolarmente affezionato a
“Merlin”).
Nel nuovo
“Everything’s Changing” ci sono tutte le facce del tastierista/compositore genovese, che per l’occasione si è circondato dei migliori musicisti della sua città per un lavoro - come sempre - di ampio respiro che abbraccia rock progressivo, jazz e musica classica.
L’introduttiva
“Piccole Gocce” è sinistra ed enigmatica, prima della spigolosa
“Il Discorso”, dalle tinte mediterranee conferite dal quartetto d’archi e dalle tastiere briose. Le sonorità impressionistiche di
“Prologo Frammentario” sfociano nella convincente titletrack, elettronica alla maniera di
Ed Wynne.
“Un Viaggio Verso Un Sogno” si muove tra ELP e Canterbury, mentre
“Nebbia Sul Buio” è un interludio dal piglio epico.
“La Ragione” e
“La Necessità” sono due facce della stessa medaglia, episodi dai tratti rockoperistici che contrastano con la disimpegnata
“Ghiaccio Calpestato” e con le ritmiche sincopate della successiva
“Cristina”, nobile nel rievocare il jazz sinfonico di George Gershwin. I sintetizzatori “cosmici” di
“Awondalimba” preludono all’avventurosa
“Il Cosmo”, ennesimo riuscito connubio tra rock e musica classica che cede definitivamente alla musica colta nella conclusiva
“Ein Lied Der Soldatenfriedhof In Bruneck”, a cavallo tra un’aria italiana e un lied, appunto, tedesco.
Troppo bello per essere vero.
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