Quello dei britannici
Empyre è un rock alternativo essenziale, moderno e muscolare (
“Relentless”), che sa anche essere epico ed evocativo quando necessario (
“Waking Light”, “Quiet Commotion”).
Il rifframa articolato di
Did Coles ben si sposa con sonorità hollywoodiane e progressive (
“Parasites”, “Cry Wolf”), anche quando strizza l’occhio a brani più accessibili e mainstream (
“Hit And Run”, “Forget Me”). Un buon compromesso tra melodia e ferocia si raggiunge in
“Silence Screaming” e
“Road To Nowhere”, mentre la conclusiva
“Your Whole Life Slows” suona intima e decisamente meno fragorosa.
In un disco scorrevole ma “nella media” c’è da segnalare la voce del cantante
Henrik Steenholdt, calda e personale come raramente mi è capitato di ascoltare in tempi recenti.
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