Ingiustamente sottovalutato da buona parte della critica prog più blasonata - in effetti il suo esordio risale al 1976, un anno borderline per certa musica impegnata - Luciano Basso è un (altro) pianista nostrano di altissimo livello, che oggi pubblica con AMS un nuovo lavoro strumentale dal titolo “To Tell”.

Il suo è uno stile classico/moderno che abbraccia artisti come Michael Nyman e Philip Glass (“Un Respiro”, Danzando 4”) e che non ha paura di lasciarsi andare a sonorità più nervose (“Luc-Art”, “Free Fly 2”). Gli ospiti impreziosiscono tanto i momenti meditativi (è il caso di “Remember”, con il flauto di Denis Garzotto) quanto gli episodi più tecnicamente sfidanti (il pianoforte a 4 mani di “Folk Song” è notevole) e frizzanti (“To Tell”, “Suoni Di Pace”).

L’eterea “’76” sfocia nel pianismo colto tardo-romantico di "Fandango”, prima della brillante “Riflessioni”, con le sue dissonanze incastonate in un contesto leggero. Chiude il cerchio “Reverse”, un tutti ricco di contrasti che rievoca dei convincenti titoli di coda.

Qui è possibile ascoltare l’album nella sua interezza.