E rimasero in due! Già, la line-up dei norvegesi ha perso un pezzo, ovvero
Anti-Christian, andatosene per divergenze musicali ma la sostanza di questo nuovo lavoro rimane immutata.
Ovvero puro black metal norvegese con qualche frustata thrash, gelo e malignitudine.
Qui c’è la colonna sonora ideale per una gita solitaria fra i boschi al chiar di luna con brani veementi e feroci, vedasi l’opener “
Iron beast”, titolo che è tutto un programma e “
Gamle-erik”.
Il suono è potente e chiaro, le chitarre zanzarose nel tipico suono senza tempo che fa battere il cuore di noi anime oscure e neglette; la sezione ritmica offre un assalto all’arma bianca con cambi di tempo precisi, ma non è tutto, qui non si corre solamente ma il duo sa creare anche atmosfere malvagie di grande presa in tempi lenti come nella titletrack oppure nella strumentale finale.
Sesto album compatto, cupo e velenoso; non ci sono mode, niente concessioni alla deriva ultima di mettere l’immagine davanti alla musica, qui si respira ancora il profumo della tenebra, si ode l’urlo selvaggio e la nera fiamma sorge ancora e credetemi che a me questo basta e avanza.
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