Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2023
Durata:44 min.

Tracklist

  1. COME AS YOU ARE
  2. LIKE A STONE
  3. EVERLONG
  4. HURT
  5. SOMETHING TO REMIND YOU
  6. RUSTY CAGE
  7. THE BITTER END
  8. BILLIE JEAN
  9. SEVEN NATION ARMY
  10. THANK YOU

Line up

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Rusty Wounds è il progetto solista di Gabriele “Rusty” Rustichelli, musicista e songwriter noto per essere il chitarrista e frontman della band alternative metal Klogr, un progetto italo americano, piuttosto apprezzato, sulle scene da ormai un decennio.
Il desiderio di esplorare altri sentieri musicali, lontani dalla band di origine, ha portato alla nascita dei Rusty Wounds che si presentano al pubblico con un album di cover intitolato Genetic Code.
Il titolo, oltre ad evocare qualcosa riarrangiato in chiave industrial ed elettronica, sembrerebbe dettato dalla scelta di brani particolarmente significativi per l'autore, come se queste dieci canzoni fossero parte del patrimonio genetico di Gabriele Rustichelli, qualunque sia stata la strada poi percorsa e le scelte musicali seguite, qualcosa di scritto nel proprio codice genetico.
Si tratta di un insieme di brani piuttosto eterogenei, che lasciano intravedere alcuni fili di collegamento che vanno dai Nirvana ai Foo Fighter, dai Soundgarden agli Audioslave, dai Nine Inch Nails ai Placebo passando attraverso Michael Jackson per terminare con i Led Zeppelin.
La scelta dei brani è stata coraggiosa, trovandosi l’autore a confrontarsi con alcuni tra i pezzi più belli e significativi nella storia del rock, interpretati da cantanti a dir poco iconici ed inconfondibili, come Chris Cornell, Kurt Cobain, per non parlare di Robert Plant e Johnny Cash, del quale Gabriele Rustichelli sceglie il brano “Rusty Cage” (di cui ben nota è la versione dei Soundgarden) e "Hurt", portato al successo proprio dalla struggente e toccante versione di Cash sebbene il brano originale sia dei Nine Inch Nails).
Mettersi alla prova con una serie di cover potrebbe sembrare una scelta facile solo in apparenza, in realtà è necessario avere la capacità di dare una nuova personalità ai brani, senza far troppo rimpiangere l'originale.
In Genetic Code questa capacità emerge pienamente nella cover "Billie Jean" di Michael Jackson. Rusty ci restituisce una versione rallentata, struggente, emozionante. È il brano che trasmette maggior emozione e sentimento, la voce trova una timbrica personale e intensa e gli strumenti orchestrano questa magnifica scenografia in un insieme equilibrato e molto ben suonato.
Molto interessante anche la versione di "Rusty Cage" che, scivolando nelle note di "Another Brick in the Wall", fornisce una interpretazione energica e convincente.

Gli altri brani invece stentano a mostrare una propria emozione, e a volte sembrano un compito ben svolto ma mancante di personalità, sebbene siano interessanti le sottotracce elettroniche che permeano tutti i brani.
Se l'idea è quella di trovare una strada per un proprio progetto solista, un album di cover può essere il primo passo, per capire anche i propri mezzi, per rendere omaggio ai propri miti, per divertirsi. E tra i brani proposti sicuramente è facile individuare quali sono i territori in cui il nostro "Rusty" riesce a dare il meglio.
Album che consiglierei ai fan del musicista, anche se i già citati "Billie Jean" e "Rusty Cage" meritano senz'altro l'ascolto.
Recensione a cura di Burned_byFrost

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