Avevo qualche dubbio sul ritorno dei
TesseracT dopo la non breve parentesi solista del formidabile frontman
Daniel Tompkins, ma il nuovo
“War Of Being” è qui per smentirmi.
Mi sono mancati i brani al vetriolo degli inglesi (
“Natural Disaster”), così come la loro capacità di provare a essere accessibili anche in un perimetro di sonorità epiche e cinematiche (
“Echoes”, “Legion”). Il rifframa ficcante e moderno di
“The Grey” controbilancia i toni quasi pop di
“Sirens”, mentre
“Tender” sembrerebbe smorzare i toni, almeno in parte.
Il meglio arriva però con la titletrack - ansiogena, distopica e dall’architettura complessa alla maniera di
Devin Townsend - e con le sfaccettate
“Burden” e
“Sacrifice”. La prima si apre alla sperimentazione, soprattutto grazie agli arrangiamenti obliqui e sulfurei delle chitarre, mentre la seconda rievoca certe cose dei
Fates Warning più ispirati degli anni Novanta.
Una band non facile, ma sempre intrigante.
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