Copertina 7

Info

Demo
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:36 min.

Tracklist

  1. INTO THE LAIR (INTRO)
  2. SHININ' WALLS
  3. STANDIN' ON THE FATE'S SHOULDERS
  4. VICTORY
  5. GOD OF THE MOUNTAIN
  6. THE DREAMS CRUSHER
  7. CHANNEL H8
  8. TIME TO RISE

Line up

  • Gianni: vocals
  • Volodia: drums
  • Fabio: guitars
  • Luca: guitars
  • Raffaele: bass

Voto medio utenti

Gli Hideweaver non sono altro che la nuova incarnazione dei Themselves, dei quali mantengono la stessa formazione ed il medesimo approccio musicale, riprendendo un percorso legato all'Heavy Metal classico, accompagnato da diversi spunti speed e reminescenze di un Hard ottantiano, sebbene queste ultime si sentano meno che in passato. I risultati raggiunti con "Time To Rise" sono visibilmente superiori a quanto constatato ai tempi di "...in the Last Chimera", demo uscito poco più di due anni fa, che non mi era parso particolarmente irresistibile, sebbene non avesse fatto notare lacune enormi. Non mi sorprende quindi, che "Time to Rise", una delle canzoni meglio riuscite di quel primo demo, venga riproposta sul finale di questo nuovo lavoro cui, non a caso credo, fornisce anche il titolo. Comunque sia, si parte con una intro "Into the Lair" piuttosto inutile, se non a distrarre e rendere impreparato l'ascoltatore all'assalto di "Shinin' Walls". In questo brano, piuttosto semplice e squadrato nella struttura, si mettono in evidenza le chitarre soliste di Fabio e Luca. Bravo anche Gianni, apprezzabile sopratutto quando si colloca su tonalità medio-alte, ed è un piacere notare come la produzione sia nettamente migliorata. Chitarre a farla da padrone sia sul mid-tempo "Standin' On The Fate's Shoulders", sia sulla più energica "Victory". Trovo che ci sia molto del Power americano tipico degli anni '80 e pure qualcosa dei Judas Priest nel sound degli Hideweaver, anche se poi l'andamento epico di "God Of The Mountain" ricorda Dio ed i Warlord, ed ancor di più i Savatage. La triste "The Dreams Crusher" è il momento più sentimentale del disco, ma non eccelle per personalità, e in ogni caso avrebbe necessitato di una produzione non così ruvida e meno asservita alla causa delle chitarre. A dispetto di una mia idiosincrasia per questo tipo di pezzi non mi sembra che sia il contesto migliore per gli Hideweaver. Infatti, non sarà nulla d'originale ma gli preferisco lo spirito messo in mostra da "Channel H8", dove il rifferama sembra rifarsi direttamente ai Running Wild. Riecco infine "Time to Rise", maggiormente articolata ma capace di confortare i miglioramenti messi in atto dagli Hideweaver.
Di questo Cd si può ancora sottolineare l'ottimo lavoro fatto a livello grafico (con dipinti realizzati da Daniela A. Montanari) e notare tristemente come sia dedicato alla memoria di un loro amico recentemente scomparso.

Contatti: Fabio "Lanyux" Rossi, Via Cà Rossa, n.4 47100 Forlì. Email: info@hideweaver.com - homepage: www.hideweaver.com
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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