Di Lecce e parenti stretti dei Krematorium, con cui condividono il chitarrista Kerorg, ecco a voi i cattivissimi Gutha, band anti-umana (per loro stessa definizione). Black/thrash grezzo, mal registrato, abusato, stantio e senza alcuno spunto d’interesse che non sia qualche lirica ossianica.
Il demo si apre con un’intro sinistra prima di esordire con “Il Cadavere”, forse la song più affascinante del lotto. I Gutha cantano in italiano e amano provocare con frasi ad effetto e dichiarazioni al fulmicotone. Tutta roba che pagliacci norvegesi con la faccia pittata già facevano almeno 15 anni fa, a dispetto della dichiarata vena anti-esterofila del gruppo.. Forse prima di lanciarsi in dichiarazioni puerili bisognerebbe curare l’aspetto musicale, il quale fino a prova contraria è ancora quello che conta.
Per usare parole a loro care, tratte dalla conclusiva ed estremamente malvagia (e nazi/pagan/satanik/puttanik/nutellik) “Reato D‘Esistenza”, “Chi vi ha dato il permesso di esistere? Io no! Bisogna ristabilire gli equilibri perduti. La vostra colpa è stata esistere. Sono il purificatore...lo faccio per il bene comune. Il fuoco sterilizza...voi siete un'infezione”. Appunto, la vostra colpa è di esistere e di continuare a cagare fuori bestialità come questo demo. Per il bene comune non posso andare oltre il 3, al massimo 3 e mezzo. Alla prossima.
Contatti: http://gutha.altavista.org/
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