L’ep omonimo è stato un succulento antipasto non solo per il minutaggio, ma anche per un sapore acerbo tutto tipicamente giovanile e infatti, con il full d’esordio il salto è stato evidente.
Uscito solo un anno dopo, “
Métamorphose” aggiunge una bella dose di cazzima allo stile musicale del gruppo che migliora in tutto e per tutto: La registrazione è di un livello superiore, la prestazione dei vari musicisti matura quel tanto che basta per confrontarsi con le altre realtà d’oltralpe e pure il cantante fa quel passo in avanti che era necessario fare.
Ma cosa combinavano a suo tempo questi sbarbatelli francesi amanti dei
Led Zeppelin,
Deep Purple,
AC/DC,
Van Halen e
Kiss?
Un Heavy Metal bello potente, oltremodo classico e oltranzista che nella prima parte dell’ellepì originale era diretto e conciso, mentre nella seconda ci si permetteva il lusso di aprirsi a qualche melodia più sviluppata.
Sarà proprio la seconda parte di “
Métamorphose” a mostrare la via da seguire per il terzo album in studio.
Rimane ancora qualche piccola incertezza sull’uso della lingua francofona, ma in generale si viaggia su alti livelli, con riffs convincenti, ritornelli azzeccati e assoli di livello.
Nella ristampa come bonus (apprezzato) ci sono le rispettive canzoni ma con li missaggio dell’Lp originale, unico grosso neo è averle stipate nello stesso supporto ottico e non in un secondo dischetto.
Peccato, un dettaglio che potrà sembrare di poco conto, ma che invece è giusto segnalare, strano che una label come la
High Roller Records che è maestra nelle ristampe abbia fatto una scelta del genere.
Sarà stata fatta in base a valutazioni economiche?
Al di là di questo, il full d’esordio dei
Sortilège è un diamante meravigliosamente grezzo che merita di essere riscoperto.
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