Hammeron - Nothin' to Do Again but Rock (reissue)

Copertina 8

Info

Past
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2014
Durata:39 min.
Etichetta:No Remorse Records

Tracklist

  1. SILENT VICTIM
  2. NOTHIN' TO DO BUT ROCK
  3. SO TRUE
  4. JEALOUSY
  5. ENDLESS NIGHTS
  6. WHY LIE
  7. SLEEPWALKER
  8. SANDS OF FYRE
  9. TO THE TOP (BONUS TRACK)

Line up

  • Danny Vega: bass
  • Jeff Ward: drums
  • Mick Vega: guitars
  • Jack Lazor: guitars
  • Brian Troch: vocals

Voto medio utenti

Come sanno quei quattro gatti randagi (con tutto il rispetto, visto che amo i gatti e adoro i randagi) che leggono le mie recensioni past, ogni tanto mi capita di imbattermi in qualche band di quelle che, in termini di notorietà, vagano tra il livello “semi sconosciuti ma qualche centinaio di persone nel mondo sa chi sono” e il livello “nemmeno i genitori dei componenti avevano idea che i loro figli suonassero uno strumento musicale”.

Sarà che da qualche anno, con l’età che avanza, trovo un diletto nettamente maggiore nel mettermi a caccia di nomi e titoli che a definire di nicchia gli fai già un complimento, sarà che anche basta dedicare ancora pensieri, parole, opere e omissioni ai soliti Iron Maiden, Metallica, Helloween e Dream Theater (che gli Dei del metallo li abbiano tutti in gloria per quello che ci hanno donato, sia chiaro), devo dire che ogni tanto qualche pagliuzza d’oro ancora la si trova ed è sempre una bella soddisfazione.

Magari gli Hammeron saranno d’argento, ma insomma al di là di qualche differenza di colore e di costo al grammo secondo me un minimo di riconoscimento se lo meritano così come la No Remorse, etichetta da sempre molto attenta, al pari della connazionale greca Sonic Age, alla ricerca, al recupero e alla riscoperta di piccoli tesori nascosti e dimenticati.

E ora arriviamo al nocciolo della questione: di chi e cosa stiamo parlando?

Beh, le coordinate di base sono tutto sommato semplici: provenienza Stati Uniti (Chicago per la precisione), genere di riferimento US Power, attivi ufficialmente tra il 1980 e il 1990, autori di un full-lenght, che è proprio questo "Nothin’ To Do Again But Rock" oggetto della nostra attenzione (edito originariamente da Silver Fin Records nel 1986 mentre in mio possesso ho la ripubblicazione del 2014 targata appunto No Remorse), e di un demo, artefici di uno stile diretto ma non banale, raffinato senza essere pretenzioso, accattivante per concezione ed esecuzione.

A dirla tutta parliamo in effetti di un signor disco, che mi ha catturato fin dal primo ascolto e non ha minimamente perso neanche una virgola di fascino col passare del tempo, anzi ne ha acquistato a chili; più o meno punto, direi.

Tutto qui?

Sì, a conti fatti tutto qui, ho deciso di non dilungarmi oltre perché in un’epoca in cui tutto è accessibile con un paio di click sono ben consapevole del fatto che le recensioni svolgano un ruolo diverso da qualche lustro fa e quindi ritengo inutile trattenervi con 240 righe di testo in cui mettermi ad analizzare al microscopio le soluzioni vocali (Brian Tronch), gli assoli e i riff delle chitarre (Mick Vega e Jack Lazor), le linee di basso (Danny Vega), i fill di batteria e gli accompagnamenti delle tastiere (Jeff Ward); vi propongo piuttosto il player video del disco integrale e lascio a voi il piacere di farvi un’idea, se almeno un minimo di curiosità ve l’ho messa.

Io, nel frattempo, vado a rimetterlo su.

Recensione a cura di diego

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