Terzo album per i belgi
Thorium, dove assieme ad alcuni musicisti che hanno avuto fugaci esperienze negli Ostrogoth ritrovo il cantante dei Lord Volture, l'olandese
David Marcelis, che in quel frangente non mi aveva entusiasmato ma che pare decisamente più a suo agio in questo contesto.
"
Extraordinary Journeys Pt. I" già dal titolo sembra già preludere a successivi capitoli, dove i
Thorium affronteranno ulteriori avventure, storiche o letterarie, come quelle (tra samurai, gladiatori, divinità nordiche, i viaggi raccontati da Jules Verne e la caccia a Moby Dick) che si succedono su questo album ben accompagnati da una colonna sonora che spazia dalla N.W.O.B.H.M. allo US Power Metal, senza comunque disdegnare di andare ad inglobare influenze che pescano anche dal Thrash Metal e Hard Rock.
A dire il vero non è che il primo impatto con "
Age of Adventure" (che segue l'intro strumentale "
Overture 1828 - Time and Generations") sia stato così invitante, un brano disordinato e con un Marcelis sì potente ma pure un po' sguaiato, ma poi le cose vanno via via migliorando, alternando canzoni solo discrete ad altre particolarmente riuscite, come quando tocca il momento del Metal classico e fluido di "
Nightfall" o dell'epico capitolo conclusivo, la lunga ed intensa "
Echoes of Lost Souls".
Ma gli episodi migliori, quelli che ci aspettiamo di vedere confermati nella Pt. II, sono sicuramente l'autocelebrativa "
Thorium", potente e diretta, e soprattutto "
Gladiator", una canzone più articolata e marcata tanto da pulsazioni thrasheggianti (direi con qualcosa dei Flotsam & Jetsam) quanto da passaggi in odor di Blind Guardian, lungo i quali sia
Marcelis sia i due chitarristi,
Tom Tee e
Dario Frodo, danno il meglio di loro.
Va sottolineato che anche questo album, come i due precedenti, è stato prodotto dal chitarrista
Tom Tee per essere poi mixato e masterizzato da
Simone Mularoni (DGM, Eldritch, Redemption...) e direi pure con buoni risultati, anche se ho notato un basso messo fin troppo in evidenza e poco amalgamato con gli altri strumenti.
Ma probabilmente si tratta più che altro di una mia impressione, la certezza è che i
Thorium hanno idee, i mezzi per esprimerle e potranno crescere ulteriormente.
Metal.it
What else?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?