Una forza oscura sta emergendo dalle acque spettrali delle desolate coste argentine, tale forza porta il nome di
Altar Nocturno; one man band tenuta in piedi da
Ildrac, polistrumentista già attivo in altri progetti della scena underground locale (
Ancient Gate,
Spectral Light).
Altar Nocturno esordisce con il demo, formato EP,
“Solitude of Eternal Night”, di cui ho intenzione di parlarvi in questo articolo.
Premetto che non conoscevo
Ildrac, mi sono imbattuto in questo demo casualmente durante uno dei miei “pellegrinaggi” musicali, e sia la copertina che la musica mi hanno catturato immediatamente l’attenzione, e dunque ho deciso di provare a dargli il giusto rilievo.
“Solitude of Eternal Night” parla la lingua dell’atmospheric black metal dei gloriosi anni ’90; la prima impressione che ho avuto è stata quella di una forte affinità – per attitudini e atmosfere dilatate – con
“Aspera Hiems Symfonia” (1996) degli
Arcturus…
Il demo inizia con una splendida strumentale dai contorni ambient, scanditi dai rumori di un corso d’acqua che subito dopo lasciano spazio ai meandri, infestati, dai fantasmi degli avi riaffioranti dal buio dei boschi di
“Beyond Spectral Woodland”.
È Notevole il giusto equilibrio tra synth, l’uso moderato delle tastiere e le tipiche ritmiche assassine del black.
La voce si manifesta come uno scream lancinante, un po’ confuso e in retrovia rispetto agli strumenti, dove i significanti si autonomizzano dai significati; e tuttavia, congiunta con le trame musicali, risulta di una potenza evocativa davvero notevole.
Il suono è gelido, ma nonostante ciò, in alcuni sottofondi melodici, tradisce il fuoco e la fantasia che caratterizza l’animo sudamericano, in particolar modo in un certo utilizzo estroso dei piatti…A riprova che a dispetto di quanto vogliano farci credere, il sangue di un popolo è sempre, nel bene e nel male, un elemento distintivo.
Il resto del platter, che se tolta l’outro finale conta solo altre due tracce, si muove sulle medesime coordinate, seppur probabilmente senza toccare lo zenit raggiunto con
“Beyond Spectral Woodland”, ma in ogni caso degno di pregio.
In particolar modo
“Arcan Moon”, dove l'argentino ci trasporta nell’ambientazione mistica, ammantata di luce violetta, di una luna innalzata a divinità, e che – solo per attinenza tematica – mi ha fatto precipitare il cuore nel sortilegio insuperabile di
“Freezing Moon”.“Solitude of Eternal Night” è un demo affascinante, arcano e misterioso, come non ne sentivo da tempo; dove le atmosfere rarefatte e sognanti si impongono sulla forma canzone, e a cui spero segua un full-length di spessore.
Ovviamente vi sono alcuni passaggi claudicanti e qualche incertezza nella capacità di finalizzazione, ma non ci si può di certo – al momento – aspettare di più dal primo demo di una creatura notturna ai suoi primi bagliori.
Recensione a cura di
DiX88
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