Formatisi nel 2020 a Londra, i Vaticinal Rites sono dediti ad una forma di death metal basata prevalentemente su canoni old-school.
Dopo l'omonimo EP nel 2021, rilasciano nel 2024 il loro primo full-length: "Cascading Memories Of Immortality", sotto l'egida della Everlasting Spew Records.

I cinque inglesi sciorinano un platter che si articola su nove brani, per un running time totale di soli 35 minuti, ancorato prevalentemente alla prima scuola del death a stelle e strisce e facente capo ai Morbid Angel, con qualche influsso proveniente anche dalla scena nord europea, probabilmente rivolto verso la direzione dei primi Entombed e dei connazionali Carcass di "Necroticism - Descanting the Insalubrious" (1991).

"Cascading Memories Of Immortality" è un disco molto piacevole, dotato di una brutalità raffinata che passa da un tasso tecnico piuttosto elevato, ma pur sempre al servizio della forma canzone, e della necessità di assurgere esclusivamente al ruolo di mezzo di espressione del proprio contenuto emotivo.
Sono pezzi che si articolano su varie dinamiche, a momenti lineari, in altri sincopate, oppure circolari e avvilupate su sè stesse.
Vi è un ottimo bilanciamento tra brutalità e melodie; quest'ultime si esprimono in interessanti giochi di dissonanze e in accordi del diavolo malsani, fino a toccare il loro acme in ricami di chitarra evocanti atmosfere dal sentore orientale che mi hanno ricordato, seppur su un sentiero molto meno Brutal, alcune armonie dei Nile. A tal proposito mi sento di porvi all'attenzione "Siphoning Plasma from the Gods" e "Unhinged Cataclysm".

Il debutto dei Vaticinal Rites è la manifestazione di una proposta che necessita ancora di crescere e di raggiungere la sua piena individuazione. Tuttavia si tratta di un ascolto già estremamente piacevole, e che lascia intravedere la possibilità di ottime prospettive future.