Black Sorcery - Plummeting into the Hour of the Wolf (EP)

Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:20 min.
Etichetta:Eternal Death
Distribuzione:Suspicious Activities

Tracklist

  1. WORLD DEMANDS CRUELTY
  2. THE HOUR OF THE WOLF
  3. WITHOUT REFLECTION

Line up

  • Czarnobóg: Bass
  • Wraitheon: Drums
  • Bloodfuck: Guitars
  • Stygal: Vocals

Voto medio utenti

Gli statunitensi Black Sorcery si ripresentano a distanza di circa un anno dal loro esordio discografico, il full-length "Deciphering Torment Through Malediction", con l' EP "Plummeting into the Hour of the Wolf", sotto l'egida della Eternal Death.

I Black Sorcery proseguono indefessamente sulla loro linea, vocati ad un black metal intransigente, crudo e selvaggio. Si avverte con rilevanza l'influenza della scuola finlandese; mi viene da pensare, in linea di massima, ad alfieri della seconda generazione della fiamma come i Behexen di "By the Blessing of Satan" (2004); paragone che a mio avviso è calzante per vari motivi, e tra i tanti anche il tipo di scream molto acuto e sgraziato sfoggiato da Stygal.

Non vi è molto altro da aggiungere, stiamo parlando di soli tre brani per circa venti minuti totali, che si muovono su direttive estremamente veloci e iconoclaste, con un impianto thrash/death che talvolta emerge, e che a mio avviso conferisce una discreta dinamicità di insieme.
Gli americani sono ben consapevoli di quello che suonano, e nonostante si muovano in un ambito derivativo, confezionano una buona serie di riffs catchy, denotando per giunta un buon groove – visto il genere –, aiutato anche da lievi retaggi heavy sui mid-tempo. Questi ultimi sono dotati di alcuni hooks che rimandano ai Sargeist. Inoltre riescono ad inserire anche sparuti elementi melodici e strutture più complesse, come nella finale "Without Reflection", la quale sfora gli otto minuti.

Difficile dare un giudizio su soli venti minuti di musica, però si nota un certo miglioramento rispetto al debut album. La produzione è sicuramente più accurata, pur senza snaturare la proposta; e il songwriting risulta più complesso ed eterogeneo, favorendo così l'emersione dell'identità delle tre tracce che compongono l'EP.
Adesso non resta che aspettare il nuovo lungo…
Le premesse per far bene ci sono tutte.

Recensione a cura di DiX88

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