Gli
Ancient Entities, di Milwaukee, USA, sono un ensemble death metal composto da musicisti - sembrerebbe - esperti:
Alex Rausa,
Bernardo Mendia,
Jake Falk,
Luke Veranth e
Brian Gulliford, i quali nel 2024 rilasciano il loro album di debutto in forma indipendente:
"Echoes of Annihilation”. Oltre a questo, purtroppo, non ho molte altre informazioni.
Invece per quanto riguarda
"Echoes of Annihilation" si tratta di un disco in equilibrio tra death e brutal death, incentrato sulla missione di riportare i suoi ascoltatori ai fasti dei tempi antichi, e in generale di immergerli tra i meandri della storia.
Gli americani condensano in appena 32 minuti tutto quello che hanno da dire, proponendo un sound marchiato a fuoco da un dualismo inscindibile di brutalità e melodia, ricordando piuttosto da vicino, per certi aspetti, i
Necrophagist di
"Onset of Putrefaction" (1999), e in generale il brutal/death di scuola statunitense. Troviamo inoltre svariati passaggi lenti estremamente asfissianti e carichi di groove, come per esempio in
"Empire in Ashes".
Il tasso tecnico è elevato e vi sono numerosi elementi thrashy nel riffing e talvolta anche nella scelta di alcuni effetti delle chitarre, pur rimanendo sempre su territori durissimi; mi viene da citare, a tal proposito,
"Creatures From the Sand".
Durante i 32 minuti di assalti brutali si avvertono anche influenze provenienti da varie altre direzioni, tra cui
Decapitated,
Hour of Penance e
Vader, questo probabilmente ha qualcosa a che vedere anche con la mano del produttore
Wjotec Wieslawsk, il quale non a caso ha lavorato proprio con tali gruppi (oltreché con i
Behemoth).
Si avverte un certo influsso europeo nella proposta anche proprio dal tipo di suono, oscuro, corposo e al contempo sufficientemente asciutto e naturale, e nonostante ci si spinga su sentieri veloci non si perde mai il groove; inoltre tasso di inintelligibilità, tendenzialmente, non supera i livelli di guardia; e spesso è proprio tale caratteristica che differenzia la scuola statunitense da quella europea.
"Echoes of Annihilation” è un platter solido ed estremamente scorrevole, ricco di momenti ispirati e curato in quasi tutti i suoi aspetti; non è un prodotto innovativo e risente di un'aura un po' troppo scolastica e di un ancoramento eccessivo a determinati stilemi…
Tuttavia è davvero una bella botta nei denti!
Recensione a cura di
DiX88
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