Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:37 min.
Etichetta:Indipendent
Distribuzione:Indipendent

Tracklist

  1. EMPTY SOULS
  2. CONSTANT MISERY
  3. BLOODLUST
  4. STURMTIEF
  5. WITHER AND FALL
  6. TRISTESSE
  7. SHATTERING BONES
  8. SATAN'S EVIL HUNGER
  9. DOWNFALL

Line up

  • Aram Geraets: Drums
  • David Pawlowski: Guitars (lead)
  • Sascha Piontek: Vocals, Guitars (rhythm)

Voto medio utenti

Gli Ad Unum Omnes sono una black metal band tedesca formatasi recentemente, nel 2020 per la precisione, e dopo aver rilasciato il proprio debut album in maniera indipendente nel 2021, "Demolition Warfare", rilasciano ad inizio 2024 il loro secondo full-length: "Shattering Bones", anch'esso in forma indipendente.

È qualche mese che di tanto in tanto inserisco questo album nei miei lettori; non ve ne avevo parlato fino ad oggi poiché le uscite programmate erano numerose, e questo è una sorta di fuori programma, di cui comunque ritengo sia il caso spendere due parole.
Personalmente è un album che mi ha notevolmente colpito; la band cala dalla manica 9 brani, per un running time totale di 37 minuti, che si muovono su coordinate durissime.
Si tratta di un Black Metal dall'aura sinistra caratterizzantesi per un substrato Thrash Metal molto forte, pur rimanendo in ambito prettamente nero; dove vi è inusitatamente una presenza del basso assai in rilievo, in grado di donare un groove decisamente potente all'insieme, come raramente capita in questo genere. Mi ha ricordato un po' il suono dei norvegesi Kwist, ormai destinati all'oblio, ma più pesante e indubbiamente meno poetico.
Quando parlo di groove e basso in evidenza, non si deve pensare a suoni iperbombastici, trasudanti falsità da ogni poro; rimaniamo sempre sull'ordine di un sound piuttosto asciutto, anche se non propriamente di stampo raw. La produzione è abbastanza moderna e vi si avverte la matrice digitale; rappresentando, questo, a mio avviso, un leggero difetto; tuttavia siamo ancora nei limiti imposti dal rispetto della natura di questo genere.

Le composizioni si muovono prevalentemente su terreni veloci, e come intuibile da quanto scritto ad inizio articolo, l'impronta Thrash conferisce al prodotto un discreto numero di variabili e un'ampia dinamicità; senza comunque sradicare i classici e gelidi tremolo monocorde che sempre dovrebbero essere presenti in un buon disco vocato al culto della fiamma nera. Tremolo accompagnati dalle immancabili dinamiche asettiche di blast beats, protratti al limite della monotonia, i quali conferiscono la tipica sensazione estraniante, alienata, che era di uso comune nei primi dischi degli anni '90; come facilmente avvertibile fin dall'opener "Empty Soul", o nella più varia e irruenta "Constant Misery".
I brani sono frequentemente contraddistinti da una classica alternanza tra strutture al fulmicotone, ad altre più lente, dove l'anima melodica e gelida dei tedeschi prende maggiormente campo. Un senso melodico di matrice scandinava che rimane sempre ben presente anche nei frangenti più furiosi, dove si cela nelle retrovie, e che spesso si esprime tramite un sapiente accostamento di dissonanze; siano esse sotto forma dei classici tritoni, che di strutture meno intelligibili. A tal proposito, si prenda come campione la "Title-track" o "Wither and Fall" - quest'ultima per quanto riguarda dissonanze raffinate su andature più modeste.

È interessante notare come l'anima Thrash/Death degli Ad Unum Omnes e quella Black siano perfettamente riconoscibili, quasi fossero due entità scisse, senza al contempo far risultare il prodotto disomogeneo.
Inoltre, i ragazzi, dimostrano di trovarsi a loro agio sia su tracce devastanti, che su quelle più cadenzate e atmosferiche, in cui emerge a pieno la loro anima nera. Si ponga orecchio alla Gorgoroth oriented "Satan "Evil Hunger" o all'altalenante "Tristesse".

"Shattering Bones", pur non inventando niente, riesce a risultare originale, grazie alla capacità di interpretazione dei giovani tedeschi, abili nel conferire alla loro musica un contenuto emozionale molto rilevante; e inoltre, per merito di una freschezza compositiva passante dalla capacità di miscelare innovativamente i fattori di cui abbiamo trattato nel corso della recensione.

Sono quasi stupito che gli Ad Unum Omnes non siano stati presi in considerazione da nessuno… Etichette, recensioni, ecc.ecc. Silenzio quasi assoluto.
Ma d'altronde lo sappiamo… La qualità spesso si discosta dalla mediocrità delle masse.



Recensione a cura di DiX88

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