Prosegue la discesa negli inferi della guerra da parte di questo combo statunitense.
Questo nuovo Ep che dura meno di mezz’ora condensa tanta violenza a malignità latente facendoti percepire il sozzo olezzo della carne bruciata dallo scoppio di una mina antiuomo od il crepitio convulso di un mitragliatore.
Si va da composizioni violente e nichiliste come in “
Reborn into violence” a spezzoni marziali con cori puliti come nella successiva “
Arsenal” ma dotata anche di un attacco senza pietà alcuna, invece in “
The standard” convivono due anime; una devota ad una feroce assalto, l’altra dai ritmi più ragionati ma non per questi scevri di nera abiezione.
Solo questi seguaci del metallo nero sanno raccontare la battaglia per quello che è, senza tutta la retorica fumosa ed eroica, un massacro senza vincitori.
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