Copertina SV

Info

Anno di uscita:1991
Durata:45 min.
Etichetta:Earache Records

Tracklist

  1. HATE SONG
  2. BED CRUMBS
  3. SPANISH FLY
  4. KITCHEN BELT
  5. HATE SONG (VERSION)
  6. BOSTON BABY
  7. GUT ROT
  8. SOAP AND WATER
  9. TWEEZERS
  10. SUNSHINE OF YOUR LOVE (CREAM COVER)
  11. CAT SCRATCH FEVER (TED NUGENT COVER)

Line up

  • David Ryley: bass
  • Adrian Parkin: drums
  • Alex Newport: vocals, guitars

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Nottingham, 1998: il cantante e chitarrista Alex Newport, il bassista David Ryley ed il batterista Adrian Parkin fondano i Fudge Tunnel, che prendono il loro nome da un termine slang con cui tipicamente si fa riferimento a quella parte anatomica meglio conosciuta con il nome scientifico di retto. Si tratta certo di un buon indizio del carattere provocatorio ed anche ironico con cui la band verrá conosciuta nella sua seppur breve carriera, che soprattutto in sede live arriverá a raggiungere l'apice: infatti i loro concerti sono stati per anni noti per le interruzioni causate dal pubblico che non mancava in vari frangenti di far percepire la propria disapprovazione e scatenando cosí la reazione della band.
Grazie alla pubblicazione dei primi singoli "Fudge Tunnel" e "The Sweet Sound of Excess" il gruppo si guadagna una certa notorietá in ambito underground e finisce per attirare l'attenzione di diverse etichette, tra cui la Earache Records con cui nel 1991 la band pubblica il proprio album di esordio "Hate Songs In E Minor"; ancor prima che per l'aspetto musicale, i Fudge Tunnel possono contare su un inaspettato battage mediatico: infatti come copertina del loro debut album il gruppo decide di utilizzare un'immagine piuttosto forte (ed in linea con lo spirito provocatorio della band) che mostra l'immagine di un uomo decapitato tratta dal libro "How to Kill" scritto da un ex agente della CIA di nome John Minnery, che la leggenda vuole che fu portata dagli Stati Uniti da John Zorn. Tuttavia la polizia di frontiera bloccó immediatamente Zorn e sequestró l'immagine, facendo persino irruzione negli uffici della Earache. Fu solamente uno dei diversi casi simili documentati nei primi anni '90, che finirono per colpire anche altre band metal come Dismember, Pungent Stench e Atrocity.
I Fudge Tunnel furono quindi costretti a ripiegare sulla piú sobria versione della copertina attuale, ma come sempre accade in questi casi si trattó anche di un'inattesa pubblicitá che fece girare ulteriormente il nome del gruppo.
Parlando invece di musica, "Hate Songs In E Minor" é un disco in cui si fondono i riff pesanti tipici dello sludge metal e dell'alternative rock ed una attitudine quasi punk, soprattutto per quanto riguarda l'uso dei feedback e nel cantato di Newport. Il disco risente dell'influenza di band come Melvins e Swans, ma ha il merito di mostrare giá da subito una certa personalitá, riconducibile soprattutto ad un approccio decisamente piú cattivo ed estremo e ad un songwriting piuttosto minimale, improntato sull'efficacia dei riff piú che alla perizia tecnica.
I brani infatti sono diretti e non particolarmente lunghi, sostenuti dal basso di Ryley e dalla chitarra di Newport il cui rifferama punta dritto ad un certo groove maligno e mette in luce un solismo minimale e dall'impronta noisy. La sua voce hardcore, assimilabile a quella di Justin Broadrick dei Godflesh, estremizza ancora di piú la proposta musicale dei Fudge Tunnel e di "Hate Songs In E Minor": pezzi come l'opener "Hate Song", la scapocciosa e groovy "Spanish Fly", la melviniana "Kitchen Belt", l'esaltante "Boston Baby" o la grezza "Soap And Water" sono forse i piú rappresentativi del disco e mettono in mostra tutto il campionario di soluzioni e sound che la band ha da offrire. In chiusura i Fudge Tunnel vanno a chiudere la tracklist con ben due cover: la prima é "Sunshine Of Your Love" dei Cream, che la band reinterpreta in chiave sludge ed il cui riff portante ben si presta ad essere rallentato e reso ancor piú acido. La sezione centrale del brano, piú psichedelica, viene resa ancor piú caotica e malsana da un approccio quasi noise e l'ascoltatore avrá la sensazione di essere in preda ad un trip di acido preso male. Ad inasprire ulteriormente ci pensa poi la voce del solito Newport che si adatta perfettamente al sound oscuro che caratterizza questa reinterpretazione. Il disco si chiude con la versione di "Cat Scratch Fever" di Ted Nugent (a cui tra l'altro l'intero disco é dedicato), in cui i Fudge Tunnel fanno emergere il loro lato piú punkeggiante ed hardcore, in una versione sostanzialmente piú grezza ed ignorante del pezzo originale.
Negli anni a venire la band pubblicherá solamente altri due album ("Creep Diets" nel 1993 e "The Complicated Futility Of ignorance" nel 1994) per poi sciogliersi definitivamente, ma é indubbio come i Fudge Tunnel abbiano contribuito alla storia dello sludge metal e dell'alternativa nonostante una carriera tutto sommato breve ed un numero di dischi piuttosto limitato. Non é un caso infatti che il leader dei Sepultura Max Cavalera abbia dato il via al progetto Nailbomb assieme ad Alex Newport ed abbia incorporato in "Point Blank" alcuni degli elementi musicali che giá erano presenti nei Fudge Tunnel.

Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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