Gli
Hellish God sono una Death Metal band formatasi nel 2015 in Molise, per volontà di
Luigi Contenti e
Michele Di Ioia.Al momento hanno rilasciato due full-length,
"The Evil Emanations" (2018), e uno proprio in questi giorni di fine estate 2024:
"The Advent of Deathless Chaos Beast", per la prima volta sotto il patrocinio della
Dusktone.
Generalmente non amo i dischi estremi che si protraggono troppo a lungo, salvo quando vi sia contenuto un dialogo, tra una pluralità di istanze, meritevole di guadagnarsi i preziosi minuti in più dell'ascoltatore. Questo assunto vale ancor di più – per quanto mi riguarda, ovviamente – quando si stia parlando di album che "pretendono" di essere al vertice estremo dell'"Estremo".
Fortunatamente, al contrario, con
"The Advent of Deathless Chaos Beast", ho trovato pane per i miei denti. Gli
Hellish God in 26 minuti travolgenti riescono a comunicare tutto quello che gli preme: odio, blasfemia e satanismo.
Otto tracce che si muovono sul filo spinato del Death Metal statunitense, talvolta sconfinante in territori Brutal e dal taglio Thrash piuttosto marcato. Risalta fin da subito un'affinità particolare con formazioni come
Diabolic (tra l'altro dichiarata, e non a caso la prima traccia vede proprio
Brian Malone alla chitarra),
Deicide ed
Hate Eternal.
Ritmiche schizofreniche con motivi che talvolta assumono "forme" circolari e ossessive che sembrano quasi rincorrersi. Ovviamente, sono presenti tutti i classici crismi devastanti del caso – che se siete a leggere una recensione simile dubito vi sia bisogno di specificare –, bensì suonati con una grande convinzione e all'interno di un songwriting solido, avvincente e ricco di hooks capaci di tenere alta l'attenzione, conferendo identità precise a ogni singola traccia.
In ogni caso, il fattore che smarca l'LP dalla mediocrità è la capacità interpretativa del gruppo, capace realmente di imprimere un olezzo fetido di morte alla propria opera; questo grazie anche alla presenza di sporadici campionamenti propedeutici a tratteggiare situazioni lugubri, a cui difficilmente si potrà restare indifferenti. Un'aura mortifera che procede mano nella mano con il satanismo senza compromessi degli
Hellish God, il quale riesce nell'ardua impresa di risultare ancora abbastanza credibile – merito, inoltre, da attribuire a una serie di parlati demoniaci dai toni declamatori adatti a un cerimoniale oscuro.
"The Advent of Deathless Chaos Beast" trasuda malvagità e violenza sanguinaria, che, abbinate a un involucro moderno, e alle notevoli capacità artistiche ed esecutive degli italiani, lo collocano di diritto nella fascia alta delle nuove releases.
Recensione a cura di
DiX88
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