Sesto album per i californiani e primo per l’etichetta olandese, una formazione che viaggia sul filo del doom più roccioso e metallico degli anni 80.
Il duo non rivoluziona nulla ma offre una prestazione devota al metal più ossianico ed epico; in questo viaggio potete essere guidati dalla sacerdotessa e bassista
Elizabeth Blackwell che vi condurrà in un mondo tenebroso popolato da creature vampiresche come nella possente “
Nosferatu nights”, oppure in un’oscurità senza fine come nella titletrack dove la formula viene irrobustita con un bel drumming corposo.
Certo manca la zampata vincente, quel brano che ti si incastra nella memoria e ti fa fare il salto di qualità; non bastano una bella voce femminile che in alcuni casi duetta con l’omologo maschile, di un suono che viaggia con chitarre heavy soprattutto nei rari assoli, buona la prova anche se mi sarei potuto aspettare un cicinino di più.
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