I portoghesi
Black Mold, in completo anonimato, tagliano il traguardo del secondo full-length, rilasciato in questi giorni di settembre 2024 sotto l'egida della
Helldprod Records:
"In the Dirt of Oblivion".
"In the Dirt of Oblivion" è un disco Black Metal molto semplice, prevalentemente ancorato alla prima ondata del genere, in particolar modo ai
Venom dei primi due LP, ma anche ai
Celtic Frost e ai
Bathory del periodo '84 / '85.
Si tratta di un platter che si ascolta in un soffio, soltanto 23 minuti suddivisi in dieci brani. Ed è proprio la sua breve durata che può farci presentire la presenza di una componente Hardcore molto pronunciata; e infatti, è proprio così.
Black Metal furioso che si scaglia diritto in faccia all'ascoltatore, suoni ridondanti, voci urlate e strutture compositive ridotte all'osso.
Non vi è molto altro da aggiungere su
"In the Dirt of Oblivion", nel quale i portoghesi si limitano a spingere sull'acceleratore, senza mai cedimento alcuno, e con pochissime variazioni di tempo. Indubbiamente una proposta che tende a essere fine a se stessa, e che difficilmente potrà lasciare qualche segno. Capace di non annoiare esclusivamente per la sua assoluta brevità.
In ogni caso, se quel che cercate è un Black Metal bastardo con la spinta dell'Hardcore, senza alcun tipo di pretesa, se non quella di fare del sano headbanging sotto al palco, o nella vostra cameretta… Qui troverete quel che vi serve.
Recensione a cura di
DiX88
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