I BD del mitico Ice T sono il classico gruppo col quale si va sul sicuro. Tra i pionieri del metal crossover fin dai primi dischi ad inizi anni 90' era chiara una cosa, i Nostri non sarebbero stati un gruppo convenzionale bensì una gang di strada che avrebbe fatto dell’oltraggio, dell’insulto , della lotta razziale, dell’odio verso le istituzioni e la Polizia ( emblematico il brano ”Cop Killer”) un mantra. E così è stato fino ai giorni nostri, album dopo album, insulto dopo insulto ( “fuck” e “motherfucker” sono tra le parole più diffuse nelle loro lyrics ) la musica dei BD ha unito rap/metal/thrash/hc in un mix letale che ritroviamo anche nel lavoro appena uscito dal titolo ( e dalla copertina ) emblematici “Merciless”.
Niente di nuovo sotto il sole, sia chiaro, ma ciò che colpisce è la furia, la perizia esecutiva, la carica e la vitalità di un gruppo capitanato da un quasi 70 enne che fa ancora mangiare la polvere ad una miriade di nuove leve e che si permette di omaggiare, stravolgendo il testo, un classico immortale come “Comfortably Numb” dei Pink Floyd dopo aver coverizzato “Raining Blood/Postmortem” degli Slayer nel disco precedente “Bloodlust” e scusate se è poco.
Ad ogni buon conto in “Merciless” abbiamo la ferocia espressa nelle sue varie forme, dalla lenta e potente titletrack ai brani più veloci nei quali il rap di Ice T taglia come un rasoio in un parossismo sonoro mai caotico che frulla nel miscelatore hc/thrash alla Slayer - i cui riff sono un faro per i BD – con spruzzate di Death Metal (“The Purge” feat Corpsgrinder !). Inutile ricordare che la marcia in più sono da sempre le vocals e i testi di Ice T incazzosi ed intelligenti che sputano rabbia, frustrazione e urlano slogan antisistema, i riff di chitarra colpiscono come sassi sostenuti da una sezione ritmica letteralmente martellante e da una produzione cristallina e potente, nel corso dell’ascolto ci sono inevitabilmente dei deja-vu (spesso pare di ascoltare i Suicidal Tendencies) ma i momenti di stanca sono ridotti al minimo grazie anche alla durata snella del disco che rimane sempre su livelli difficilmente eguagliabili da altre bands.