I
Valadier sono una Black metal band formata a Macerata nel 2021. La formazione attuale include
Blight (chitarra e programmazione),
Unukalhai (voce) e
Winterkvlt (strumenti a fiato).
Il debutto,
"Carmina Belli Apocalypsis" uscito a fine 2023 in forma digitale, viene rilasciato in formato fisico in questa fine 2024, tramite la
Black Mass Prayers.
"Carmina Belli Apocalypsis" si ricongiunge alla migliore tradizione del Medieval Black metal, combinando all'interno del proprio sound elementi della nera fiamma melodica, con chiari retaggi folk, atmosfere Dungeon Synth ispirate da
Mortiis e
Burzum, e dinamiche più dure dal contesto guerresco.
L'album si snoda su strutture dilatate piuttosto complesse, dunque un ascolto sommario non sarebbe sufficiente a coglierne tutta la bellezza. Si deve avere la pazienza di lasciarsi trascinare dai
Valadier, di farsi avvolgere dal misticismo oscuro che fluisce dalle eleganti armonie a cui contribuiscono, non poco, fiati e synths avvolgenti nel trasfigurarle in incantesimi.
I marchigiani se ne fregano degli schemi essendo in loro possesso l'audacia dell'osare. Si gettano nel fuoco della grande musica estraendone ciò che più gli aggrada, e ce lo restituiscono con tutto il pathos malvagio che, soltanto l'arte estrema nordica, accuratamente assimilata e soggettivata, è in grado di sprigionare con assoluta autenticità.
Certo, questi tre ragazzi non sono giunti per narrarci niente di nuovo… Guardano con amore le orme dei loro maestri: indubbio il retaggio della crudeltà pagana dei
Kampfar, e altrettanto l'eco di gruppi come
Summoning,
Hades Almighty,
Enslaved (era
"Eld" –1997),
Ancient, bensì con un approccio che procede ben al di là della mediocre emulazione.
"Carmina Belli Apocalypsis" – aiutato da una produzione estremamente raw – sono convinto che farà la gioia di tutti gli amanti della declinazione medioevale del Black vecchia scuola… E non solo.
Non solo, poiché vi è anche un'attitudine seminale che ci richiama al
True Norwegian Black Metal dei primi
Gorgoroth, entrando in perfetto rapporto dialettico con la capacità di fascinazione poetica che contraddistingue la matrice stilistica dei
Valadier; conferendo un'abrasività incisiva propedeutica ad innalzare l'opera a un livello, sicuramente, superiore alla media delle uscite odierne.
Recensione a cura di
DiX88
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