Non ho capito quanto di serio (e quanto di faceto) ci sia in questi 22 minuti che costituiscono l'esordio del greco
Fell Omen, un moderno mattacchione che, sembra, cerchi di sopravvivere nei meandri della tentacolare Atene.
Spider of Pnyx, pseudonimo del misterioso personaggio dietro il progetto, si definisce un metal punk con l'armatura (guardando le foto è difficile smentirlo) e scrive brani molto semplici che spaziano tra metal classico, thrash, punk, hellenic black metal d'annata senza soluzione di continuità, senza prendersi troppo sul serio, ma anche senza scherzare troppo.
Insomma, in questo esordio discografico niente è come sembra, e tra rimandi al passato remoto della musica dura, registrazione come si faceva una volta, titoli dementi, melodie avvincenti, facilonerie assortite, ci si diverte e ci si rilassa, scordandosi delle brutture della vita, scapocciando ai ritmi forsennati della sezione ritmica, meglio se con un buon boccale di birra in mano, saltellando, nudi e sporchi, alle divagazioni simil extreme di un suono che, nonostante tutto, ti si ficca in testa per non uscirne facilmente.
Forse
Fell Omen è un genio e noi siamo tutti coglioni, oppure lui è un coglione in mezzo a tanti altri come lui o, forse, è il mondo ad essere sbagliato e lui quello che ha capito tutto.
Forse.
Doveroso un senza voto.
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